GdF di Padova smantella associazione per delinquere
Nella giornata di ieri, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Padova, in coordinamento con la locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione a un’operazione di vasta portata che ha disarticolato un’associazione per delinquere transnazionale dedita a truffe, riciclaggio e autoriciclaggio. L’operazione ha portato all’arresto di undici persone e al sequestro di beni per un valore complessivo di 3,5 milioni di euro.
Il provvedimento emesso dal Tribunale di Padova ha disposto undici misure cautelari personali, tra cui tre arresti in carcere, quattro ai domiciliari, tre obblighi di dimora e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Contestualmente, sono state eseguite numerose perquisizioni in diverse province italiane, tra cui Benevento, Bergamo, Cremona, Firenze, Foggia, Milano, Torino e Venezia.
Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria, sono iniziate a seguito di una denuncia di estorsione, che si è rivelata strumentale, presentata da uno dei principali indagati. L’organizzazione criminale operava individuando imprenditori e investitori con fondi significativi, spesso alla ricerca di risorse finanziarie per progetti ambiziosi. Attraverso una società finanziaria anglosassone apparentemente solida, promettevano garanzie di solvibilità da presentare a istituti di credito per ottenere finanziamenti.
Gli investitori venivano convinti a depositare ingenti somme di denaro presso un legale che fungeva da escrow agent. Tuttavia, invece di garantire le fideiussioni promesse, il denaro veniva suddiviso tra i membri dell’organizzazione attraverso bonifici verso conti esteri, principalmente in Estonia, Germania e Regno Unito, complicando ulteriormente la tracciabilità delle somme.
Uno degli aspetti più eclatanti delle attività criminali riguarda le truffe perpetrate ai danni di alcune società di calcio. Queste, alla ricerca di garanzie finanziarie per l’iscrizione al campionato di Lega Pro, si sono affidate ai presunti professionisti dell’organizzazione per ottenere fideiussioni, che si sono poi rivelate false. Lo stesso modus operandi è stato adottato con altri imprenditori in cerca di garanzie finanziarie per le loro attività.
Le indagini hanno portato i GIPi del Tribunale di Padova a disporre misure restrittive della libertà personale per gli undici componenti dell’associazione criminale. Oltre agli arresti, è stato sequestrato un patrimonio complessivo di circa 3,5 milioni di euro tra beni e disponibilità finanziarie, ritenuto il profitto delle attività illecite di riciclaggio e autoriciclaggio.
L’operazione testimonia l’efficacia del contrasto alla criminalità economica, fondamentale per preservare l’integrità del tessuto economico legale e proteggere gli operatori economici e i cittadini rispettosi delle regole. Tuttavia, è importante ricordare che, secondo il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte a indagine sarà definitivamente accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.
L’aspetto transnazionale del sodalizio criminale ha molto complicato le indagini, necessitando della collaborazione di più reparti della Guardia di Finanza e del coordinamento con autorità estere. Questo evidenzia come la criminalità sia in grado di sfruttare le differenze normative tra i diversi Paesi per eludere la giustizia, rendendo indispensabile una risposta coordinata a livello internazionale.
GdF di Padova smantella associazione per delinquere