Identificato e arrestato il presunto autore del tentato omicidio del vigilante di Modugno
I carabinieri di Modugno, coordinati dalla Procura di Bari, hanno identificato il presunto autore del tentato omicidio di un buttafuori che, nella notte tra sabato e domenica, è stato ferito a colpi d’arma da fuoco nei pressi di una discoteca di Modugno. Si tratta di G.G., 45enne, pregiudicato, ritenuto vicino al clan Strisciuglio di Bari.
La sparatoria è avvenuta intorno alle 3.00, dopo che un gruppo di persone, composto da varie coppie, pretendeva di entrare in discoteca, nonostante il locale fosse in chiusura e senza esibire il green pass. Le telecamere di video sorveglianza, ad un certo punto, hanno registrato una discussione nata tra i clienti e i buttafuori, i quali, probabilmente, si rifiutavano di farli entrare. Sono volati spintoni e anche uno schiaffo di uno del gruppo (G.G.) all’addetto, che a sua volta gli ha sferrato un pugno in pieno volto. È stato allora che il pregiudicato, messo ko davanti agli amici e alle amiche, avrebbe estratto la pistola sparando a bruciapelo contro il sorvegliante. L’uomo nonostante fosse ferito all’addome, è riuscito comunque a bloccare il suo aggressore impedendogli di sparare ancora.
Nel frattempo e prima che arrivassero gli altri sorveglianti in suo soccorso, tra il fuggi fuggi generale, la vittima è rimasta a tu per tu da con l’uomo armato, rischiando seriamente la vita. Poi, dal nulla è sbucata un’auto in corsa, di grossa cilindrata, che ha prelevato l’aggressore allontanandosi velocemente nella notte.
Chiamato il 118, il ferito è stato trasportano presso il Di Venere di Bari dove è stato operato, per essere successivamente trasferito in rianimazione. Per la ricostruzione del crimine e per l’identificazione dell’aggressore sono intervenuti militari della Sezione Radiomobile, i Carabinieri di Bitetto e di Modugno, e della Sezione Operativa e della SIS del Comando Provinciale di Bari. Sul posto sono stati repertati due bossoli cal 380 auto, una medaglietta e, dopo l’intervento anche l’ogiva estratta dall’addome della vittima.
Nel frattempo i Carabinieri di Modugno hanno raccolto una serie di altri elementi che, insieme a quelli cristallizzati dai colleghi della SIS, hanno subito consentito di individuare G.G. quale presunto autore del tentato omicidio.
Immediatamente è scattata la caccia all’uomo e all’auto, trovata poco dopo all’interno di un parcheggio poco distante dal porto di Bari, proprio difronte, alla città vecchia, dove abita G.G., che è stato subito rintracciato a casa con un occhio nero e gonfio.
Il curriculum penale di G.G. è piuttosto ampio e articolato: arrestato nel 2000, durante l’operazione “Who dares wins”, per associazione mafiosa, detenzione di armi e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, è stato scarcerato nel 2019. Con l’episodio appena trascorso, come disposto dal PM Marcello Quercia, che ha chiesto la convalida dell’arresto e l’emissione di idonea misura cautelare, l’uomo è tornato nuovamente in carcere con l’accusa di tentato omicidio aggravato e porto abusivo di armi da fuoco.