Caso Mastropierro: Nuovi accertamenti al RIS di Roma per definire le responsabilità del carabiniere indagato. La Scala, “Chiariremo la dinamica”

Caso Mastropierro sotto la lente del RIS di Roma con l’avvocato La Scala

L’inchiesta sulla morte di Mastropierro, omicida del brigadiere Legrottaglie, si arricchisce di nuove analisi tecniche. L’avvocato La Scala segue da vicino gli sviluppi che potrebbero chiarire dinamiche e responsabilità.

Un passo avanti significativo nell’indagine sulla morte di Mastropierro, l’uomo responsabile dell’omicidio del brigadiere Legrottaglie. Presso il RIS di Roma, sono appena terminati importanti accertamenti tecnici, disposti dal dottor Ciardo, Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Taranto. L’avvocato pugliese Antonio La Scala, legale dei due poliziotti del commissariato di Grottaglie indagati nel procedimento, segue con attenzione gli sviluppi che potrebbero gettare nuova luce sulla vicenda.

Le attività svolte ieri mattina al RIS sono state molteplici e mirate a ricostruire con precisione quanto accaduto. Tra gli accertamenti più rilevanti, si è proceduto allo stub di Mastropierro, un esame fondamentale per rilevare eventuali residui di polvere da sparo sulla sua pelle. Contemporaneamente, i tecnici hanno analizzato i residui di polvere da sparo su due guanti, uno destro e uno sinistro, ritrovati accanto a Mastropierro. Questi guanti, si ipotizza, potrebbero essere stati indossati quel giorno dall’uomo

L’attenzione si è poi spostata sul luogo degli spari: sono stati esaminati oltre quaranta bossoli rinvenuti sulla scena del crimine. Un numero significativo che richiede un’analisi dettagliata per comprendere la dinamica dell’evento. Infine, sotto la lente d’ingrandimento del RIS sono finite sei pistole: due con matricola abrasa, appartenenti ai due malviventi coinvolti, le due armi in dotazione al brigadiere Legrottaglie e al suo collega carabiniere, e le due pistole dei poliziotti attualmente indagati. Ogni arma sarà sottoposta a test rigorosi per determinare il loro ruolo nella sparatoria

Questi primi accertamenti rappresentano una fase importante dell’inchiesta, ma il lavoro non è ancora concluso. È già stato fissato un secondo incontro presso il RIS, durante il quale i Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche si concentreranno su aspetti più prettamente balistici. Saranno analizzate le traiettorie dei proiettili e il loro moto, elementi indispensabili per ricostruire la sequenza degli spari e le posizioni degli attori in gioco.

La difesa, rappresentata dall’avvocato La Scala, nutre grandi aspettative per questi accertamenti. Essi sono visti come una chiave di volta per far emergere la verità e chiarire la posizione dei due poliziotti di Grottaglie, il cui operato è sotto esame.

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Elvira Zammarano

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