Sfruttamento del lavoro nei Campi di Ciliegie a Turi
Indagine Carabinieri rivela gravi irregolarità. La FLAI CGIL esige azioni immediate per difendere i diritti dei lavoratori agricoli.
Un’ombra preoccupante si allunga sul comparto agricolo pugliese. Proprio a Turi, un’area rinomata per la sua pregiata produzione di ciliegie, le indagini condotte dal Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Bari hanno svelato un quadro di irregolarità inaccettabili. Due aziende agricole locali sono finite sotto la lente d’ingrandimento delle autorità, con conseguenze dirette per la dignità e i diritti dei lavoratori.
I riscontri emersi sono gravi: oltre la metà dei braccianti impiegati in queste realtà produttive lavorava senza un contratto regolare. Questa condizione, oltre a rappresentare una palese violazione delle normative vigenti, espone i lavoratori a una totale assenza di tutele. Gli accertamenti hanno inoltre evidenziato il mancato rispetto delle fondamentali normative sulla sicurezza, inclusa l’omessa formazione del personale. Una situazione che pone serie interrogativi sulla responsabilità sociale d’impresa e sull’etica del profitto.
La notizia ha scosso il mondo sindacale. Antonio Ligorio, segretario generale della Flai Cgil Puglia, non ha esitato a intervenire con toni perentori. “Il lavoro agricolo non può più essere sfruttato,” ha dichiarato Ligorio, evidenziando una piaga che affligge il settore da troppo tempo. Ha poi lanciato un appello diretto, richiedendo “subito la convocazione della Sezione territoriale del lavoro agricolo di qualità.”
Purtroppo, l’episodio di Turi non rappresenta un caso isolato. È piuttosto l’ennesima riprova di un sistema di sfruttamento persistente, che continua a erodere i diritti e la dignità dei lavoratori. Ligorio ha sottolineato questa triste continuità: “Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi che testimoniano un sistema di sfruttamento che continua a permeare il settore agricolo.” L’idea che le eccellenze produttive della Puglia possano nascere da condizioni di lavoro precarie e illegali è, per il sindacato, inaccettabile.
Il sindacalista ha ribadito con fermezza: “Non possiamo più tollerare che i diritti dei lavoratori vengano calpestati in un settore che dovrebbe rappresentare l’eccellenza del nostro paese.” Una dichiarazione che si traduce in un impegno chiaro: fermare lo sfruttamento, garantendo che produzioni simbolo come le ciliegie di Turi siano il frutto di un lavoro equo e dignitoso, non di pratiche illegali.
Anche Gianluca Susca, segretario generale della Flai Cgil Bari, ha espresso una forte condanna, rafforzando il coro di indignazione. “Il caso delle irregolarità emerse a Turi dimostra ancora una volta che è urgente un cambiamento,” ha commentato Susca. “È inaccettabile che ci siano aziende agricole che continuano a sfruttare i lavoratori, ignorando i diritti fondamentali.”
Com’ è possibile che, in un settore così vitalmente legato al benessere del territorio e alla sua reputazione, si continuino a registrare tali abusi? Fino a che punto l’ambizione di un profitto facile potrà compromettere l’integrità di un intero comparto e la dignità delle persone che ne sono la colonna portante? Questi interrogativi urgono risposte concrete e azioni decise.
Di fronte a questa persistente realtà, la Flai Cgil alza la voce e invita all’azione collettiva. Il sindacato chiama tutti a partecipare al referendum che si terrà l’8 e 9 giugno. Questo voto rappresenterà un momento significativo per la tutela dei diritti dei lavoratori agricoli, focalizzandosi su cinque punti fondamentali per costruire un’agricoltura più equa e solidale.
Ligorio ha concluso con un messaggio potente e inclusivo: “Questo referendum è una tappa fondamentale per fermare lo sfruttamento e restituire dignità a chi lavora nei campi. Ogni voto a favore di questi 5 punti rappresenta un passo verso un’agricoltura più giusta e rispettosa dei diritti di tutti.” È un invito a sostenere un futuro dove il lavoro agricolo sia valorizzato, non depredato, e dove le eccellenze del territorio siano sinonimo anche di eccellenza etica e sociale.
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Sfruttamento del lavoro nei Campi di Ciliegie a Turi