Bitonto: La Polizia di Stato stringe la morsa sul crimine diffuso

Le attività della Polizia di Stato contro il crimine diffuso a Bitonto

Interventi mirati rafforzano la sicurezza urbana con più di cento controlli e azioni repressive

La città di Bitonto, nei giorni scorsi, è stata teatro di un’intensa attività di prevenzione e repressione del crimine, organizzata dalla Polizia di Stato. Un’operazione capillare, volta a ripristinare la piena percezione di sicurezza tra i cittadini e a contrastare quelle condotte illecite che alimentano l’allarme sociale.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio disegno strategico elaborato dal Questore di Bari, un piano d’azione mirato a colpire il crimine diffuso in tutte le sue manifestazioni. L’obiettivo è garantire una presenza costante e visibile delle forze dell’ordine sul territorio, arginando i fenomeni delinquenziali che più affliggono la vita quotidiana delle comunità.

L’efficacia di questi interventi è stata garantita dalla sinergia tra diverse unità operative. In campo sono scesi gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza locale, il personale specializzato della Divisione PAS (Polizia Amministrativa e Sociale) della Questura, e il Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Centrale”. Questa collaborazione interforze ha permesso di perseguire simultaneamente più obiettivi, dimostrando la determinazione dello Stato nel proteggere i suoi cittadini.

L’operazione si è focalizzata su quattro assi principali:

  • Intensificazione del controllo del territorio: Con numerosi posti di controllo e di blocco, gli agenti hanno presidiato le arterie principali e le vie secondarie, creando una rete di prevenzione capillare.
  • Vigilanza su locali pubblici e siti di aggregazione: Un monitoraggio attento dei luoghi frequentati dalla cittadinanza per prevenire reati e garantire il rispetto delle normative.
  • Applicazione di misure preventive e repressive: Controlli mirati sulle persone, con l’immediata adozione di provvedimenti per chi mostrava profili di rischio o precedenti.
  • Repressione del traffico e spaccio di stupefacenti: Un’azione puntuale per arginare il fenomeno della diffusione e della commercializzazione di sostanze illecite, una piaga sociale che mina il tessuto comunitario.

I risultati dei servizi di controllo straordinario parlano chiaro e restituiscono un quadro di grande impegno. Sono state identificate e controllate ben 142 persone. Di queste, 59 vantavano precedenti, e 2 erano di nazionalità straniera. Un’ulteriore verifica ha portato all’emissione di 4 avvisi orali, uno strumento di prevenzione che impone specifici obblighi a chi è considerato pericoloso per la sicurezza pubblica.

Durante l’operazione, sono stati allestiti 5 posti di controllo strategici e condotte 6 perquisizioni personali, eseguiti secondo le disposizioni di legge (ex art. 103 dPR 309/90 e art. 4). Queste attività hanno portato al sequestro amministrativo di 0,9 grammi di hashish e alla segnalazione di una persona all’Autorità amministrativa per violazioni legate agli stupefacenti. Inoltre, il codice della strada ha visto 4 contestazioni, segno di un controllo esteso anche alla viabilità. Sono stati controllati 2 esercizi pubblici, verificando il rispetto delle normative vigenti.

L’intervento non si è limitato alla prevenzione e al controllo. Gli agenti hanno dato esecuzione a un ordine di espiazione di pena detentiva in carcere per un individuo già condannato. In un altro frangente, la fermezza della Polizia ha condotto all’arresto di una persona per resistenza a Pubblico Ufficiale, un chiaro segnale che ogni tentativo di ostacolare l’azione dello Stato sarà contrastato con decisione. 

Oltre alle operazioni di controllo stradale e sui soggetti, l’attenzione della Polizia si è estesa anche al mondo delle attività economiche. Durante un controllo amministrativo condotto dai poliziotti della Divisione PAS della Questura, è emersa un’irregolarità significativa. All’interno di un’autorimessa situata a Bitonto, si è accertato che in due box venivano esercitate attività di meccatronica in modo completamente abusivo.

Una violazione grave, che non solo elude il fisco, ma mette a rischio anche la sicurezza dei consumatori. Per tali infrazioni, previste dall’articolo 10 comma 2 della Legge n. 122/1992, sono state elevate due sanzioni amministrative, ognuna pari a 5.164,00 euro. Contestualmente, le attrezzature utilizzate per le attività illecite sono state sottoposte a sequestro. 

Le operazioni condotte dalla Polizia di Stato a Bitonto rappresentano un fermo monito per chiunque intenda agire nell’illegalità. La presenza dello Stato è forte e determinata, pronta a intervenire con decisione per tutelare la collettività. 

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Elvira Zammarano

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