Patto rafforzato tra Dogane e Gdf, unite contro l’illegalità

Dogane e Gdf firmano un protocollo contro gli illeciti finanziari

Il rinnovo dell’accordo tra Agenzia Dogane e Guardia di Finanza rivoluziona i controlli, proteggendo gli interessi finanziari e combattendo l’illegalità. Un impegno concreto con nuove sinergie, tecnologia e formazione.

A Roma, si è compiuto un passo decisivo nel rafforzamento della cooperazione tra due pilastri della sicurezza economica italiana: l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e la Guardia di Finanza (GdF). Il rinnovo del Protocollo d’Intesa, siglato oggi, non è una mera formalità burocratica. Esso rappresenta una chiara dichiarazione d’intenti. La mossa solidifica una strategia congiunta volta a proteggere gli interessi finanziari nazionali e dell’Unione Europea. Segna inoltre un impegno tangibile a favore dei cittadini e delle imprese.

Dogane e Gdf firmano un protocollo contro gli illeciti finanziari

L’accordo è stato sottoscritto da figure di spicco delle due istituzioni: il  Direttore dell’Agenzia, Cons. Roberto Alesse e il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Andrea De Gennaro. Le loro firme non sono solo un atto formale; esse rappresentano un’investitura di fiducia reciproca, testimoniando una visione condivisa di un apparato statale coeso.

Questa rinnovata intesa incarna pienamente lo spirito della recente riforma fiscale. In particolare, dà attuazione all’articolo 4 delle Disposizioni nazionali complementari al Codice doganale dell’Unione. Tale norma stabilisce inequivocabilmente che le due Autorità doganali italiane devono coordinare le proprie attività. L’obiettivo primario è eliminare la fastidiosa reiterazione dei controlli a carico delle imprese. Quante volte aziende oneste hanno dovuto affrontare verifiche doppie, un dispendio di tempo e risorse? Questo accordo intende porre fine a tali inefficienze. Consolida una sinergia operativa, già da tempo ben collaudata tra il Corpo e l’Agenzia. Ciò garantisce una collaborazione più sistematica tra le Amministrazioni, rendendo le attività operative congiunte ancora più incisive ed efficienti nelle materie di comune interesse.

Tra le innovazioni più significative del Protocollo emerge l’istituzione di una Commissione mista permanente. Questo organismo avrà un ruolo strategico. Il suo compito è sviluppare nuove iniziative operative. Darà, soprattutto, un impulso rinnovato alle analisi di rischio elaborate congiuntamente. La Commissione opererà avvalendosi di strumenti tecnologici all’avanguardia ela condivisione del patrimonio informativo e delle capacità di analisi sarà la sua forza motrice. 

Importanti progettualità di analisi di rischio congiunte mirano a settori particolarmente sensibili. Nel comparto doganale, l’attenzione si concentra sull’abuso del regime di ammissione temporanea. Questo rappresenta una falla spesso sfruttata per eludere dazi e controlli. Il comparto dei prodotti energetici è un altro obiettivo prioritario. Qui, le vulnerabilità strutturali possono favorire frodi e contrabbando. Il contrasto al gioco illegale resta infine una battaglia costante. Il gioco clandestino, come sappiamo, rappresenta un cancro sociale ed economico che alimenta circuiti finanziari illeciti. Il rafforzamento dei controlli congiunti sarà una barriera efficace.

La solida collaborazione tra ADM e GdF non si ferma ai confini nazionali. Essa ha riguardato anche gli accordi internazionali in materia doganale. Ne sono chiara testimonianza i recenti memorandum siglati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Guardia di Finanza. Le omologhe Autorità albanesi e tunisine sono state destinatarie di questa cooperazione. L’Italia, con questo approccio proattivo, dimostra di voler estendere il raggio d’azione contro le attività illecite. Esporta così le sue buone pratiche.

L’Accordo firmato oggi contempla anche iniziative rivolte al continuo affinamento della formazione professionale del personale. Riguarda entrambi le Istituzioni. Sono previsti momenti di confronto per lo scambio di ‘best practice’. Vengono inoltre organizzate attività formative congiunte. Investire nella crescita delle proprie risorse umane significa potenziare l’intera struttura operativa. Si eleva così il livello di competenza e reattività. Dalla cyber-forensics alla gestione di complessi dossier, l’aggiornamento è costante.

Per ulteriori informazioni, visitare e seguire le piattaforme di informazione WideNews, disponibile al link https://www.widenews.it/ e la pagina Facebook https://www.facebook.com/WideNewsNotizieDalWebb.

Dogane e Gdf firmano un protocollo contro gli illeciti finanziari

Condividi su:
Foto dell'autore

Elvira Zammarano

Lascia un commento