Omicidio Decicco a Sannicandro: Fermato il presunto responsabile

Omicidio Decicco a Sannicandro

Svolta nell’indagine sull’omicidio del 19enne Gabriele Decicco: arrestato un 23enne con precedenti. Indagini dei Carabinieri e movente legato alla criminalità organizzata.

A distanza di oltre tre mesi dal brutale assassinio di DECICCO Gabriele, il diciannovenne freddato a colpi di arma da fuoco il 17 dicembre scorso a Sannicandro di Bari, i Carabinieri della Compagnia di Modugno hanno eseguito un decreto di fermo nei confronti di un sospettato. Si tratta di G.A., un 23enne residente nella stessa cittadina, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è ritenuto, al momento e in attesa delle valutazioni della difesa, il responsabile dell’omicidio del giovane.

Le indagini, condotte incessantemente dai militari della Sezione Operativa di Modugno e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, con i pubblici ministeri Domenico Minardi e Larissa Catella, hanno permesso di raccogliere un consistente quadro indiziario a carico del ventitreenne. Un ruolo cruciale nelle investigazioni lo hanno giocato le immagini del sistema di videosorveglianza cittadino. Gli inquirenti hanno analizzato oltre 500 ore di filmati, riuscendo a ricostruire le fasi cruciali dell’omicidio, compreso il tragitto compiuto dall’aggressore per raggiungere e uccidere la vittima.

Secondo quanto emerso dalle indagini, l’efferato crimine si inserisce in un contesto di forte tensione e contrasti interni alla criminalità organizzata locale. Il movente principale sembrerebbe essere una reazione all’attentato subito da un affiliato al sodalizio criminale operante nel territorio di Sannicandro, avvenuto nel marzo del 2024. L’omicidio di Decicco, quindi, rappresenterebbe una dimostrazione di forza e un tentativo di riaffermare l’egemonia del gruppo criminale.

La sera del 17 dicembre, dopo un primo tentativo fallito, il presunto omicida sarebbe riuscito a intercettare Gabriele Decicco a bordo di un monopattino elettrico. L’aggressione si è consumata in pieno centro, all’esterno di un distributore automatico di bevande aperto 24 ore su 24. Qui, il 23enne avrebbe esploso ben sette colpi di pistola contro il giovane, uccidendolo sul colpo.

Le complesse e successive attività investigative hanno permesso agli inquirenti di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di G.A., il quale, stando alle informazioni raccolte, stava pianificando di lasciare l’Italia per trasferirsi all’estero. Il fermo è stato quindi eseguito per scongiurare il pericolo di fuga.

L’operazione condotta dai Carabinieri di Modugno sottolinea l’impegno costante dell’Autorità Giudiziaria e dell’Arma nel contrasto alla criminalità violenta che affligge la provincia di Bari. Tuttavia, è fondamentale ricordare che il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari. La colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata nel corso del dibattimento processuale, nel pieno rispetto del diritto di difesa. Attualmente, G.A. è stato trasferito presso il carcere di Bari in attesa della convalida del decreto di fermo.

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Elvira Zammarano

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