Giovane straniero in grave difficoltà a Bari
Un comunicato stampa inviatoci dalla segreteria del Movimento Riprendiamoci il Futuro di Luigi Cipriani in cui si segnala la presenza di un giovane straniero – forse malato – ci ha indotto a scrivere per portare a conoscenza dell’opinione pubblica l’ennesima dolorosa vicenda umana che persiste da tempo tra l’indifferenza e il silenzio delle Istituzioni.
L’ex consigliere comunale, Luigi Cipriani, a sua volta raggiunto dalle segnalazioni di numerosi cittadini e residenti di Via Trevisani, precisamente dell’area antistante l’ingresso del 1° Municipio, ha pensato di girare, tramite e mail, al Sindaco e all’Assessore al Welfare del Comune di Bari, le scarne informazioni in suo possesso relative al povero ragazzo.
Si apprende per esempio che il giovane staziona abitualmente, dormendo per terra ed espletando i suoi bisogni (corporali) nei pressi o direttamente sulle scale degli sportelli Amtab, all’interno della sede del 1 Municipio. Di solito è seduto su una panchina impegnato in lunghi soliloqui, in un evidente stato confusionale, d’incuria e degrado. Il suo atteggiamento è mite e finora non ha mai infastidito i passanti con richieste di danaro o altro.
“Possibile – dice Cipriani – che Presidente, Consiglieri, dipendenti e Assistenti sociali del 1 Municipio non si siano mai accorti di lui? Devono partire le segnalazioni dei cittadini e del sottoscritto, che puntualmente scrive ai diretti responsabili, per aiutare persone che vivono nella nostra città in condizioni disumane? Assistiamo a teatrini e a ridicole dirette Tv in cui si sbandiera un’efficienza istituzionale di facciata e poi, dai baresi arrivano alla mia segreteria segnalazioni di questo tipo che fanno intravedere tutta l’indifferenza e il pressapochismo di cui sono capaci i vertici comunali a cui, francamente, dico di muoversi.
Per questo – afferma l’ex consigliere di Bari, rincarando la dose – ho scritto a Sindaco e Assessore, affinchè intervengano urgentemente per soccorrere questo povero ragazzo garantendogli, com’è giusto che sia, le cure sanitarie necessarie, oltre a una sistemazione dignitosa. L’invito, inoltre, è ad avere una maggiore attenzione per ciò che accade in città, perchè accorgersi delle sofferenze che ci sono significa aver lavorato e lavorare davvero con spirito di servizio per la nostra comunità”.
