Secondo i dati dell’Osservatorio PASSI – portale del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute – il 98,8% dei pugliesi, consumerebbe pochissima frutta e verdura. Un dato allarmante se si considerano i rischi cardiovascolari, di sovrappeso e obesità, connessi a tali abitudini alimentari sbagliate. A dichiaralo la Coldiretti Puglia che, da 10 anni, con il “ Progetto di Educazione alla Campagna Amica”, ha incontrato oltre 90mila bambini, 270 scuole e tantissime famiglie durante una serie di laboratori messi in campo nelle cosiddette “masserie didattiche”. « Il nostro è un obiettivo ‘culturale’ – dichiara il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – che tenta di cambiare abitudini di consumo sbagliate, diffuse un po’ ovunque. Ma, soprattutto, di formare consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. Capire come si alimentano i ragazzi fuori di casa è una priorità che deve riguardare tutti, a cominciare dagli enti locali, Comuni, Province e Regioni, ricordando che il primo contatto con le famiglie, lo stabiliscono scuola e pediatri. L’effetto nefasto di una cattiva alimentazione non è solo l’obesità – insiste ancora il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – perché il 35% dei tumori, secondo i dati della Lilt, si sviluppa a seguito di una alimentazione scorretta. Ciò dimostra l’importanza prioritaria di formare una vera e propria cultura della ‘buona e sana tavola’. I prodotti tradizionali e tipici rispondono all’esigenza di garantire sicurezza alimentare, tutela ambientale e salvaguardia della storia e del patrimonio di tradizioni del territorio. Da ciò l’impegno della Coldiretti Puglia, attraverso il progetto di Campagna Amica, di offrire agli studenti e alle loro famiglie, agli insegnanti e, più in generale, ai consumatori una visione concreta e reale del cibo sano e genuino e i cavalli di battaglia sono proprio frutta e verdura”. L’approvazione definitiva in Consiglio regionale della cosiddetta legge sul KM0 – conclude Coldiretti Puglia – è riuscita di fatto a raccogliere il consenso bipartisan sul delicato tema delle mense, della sicurezza alimentare, della nutraceutica e della salute dei bambini e non solo. Ed è una risposta responsabile all’83% dei genitori pugliesi convinto che le mense pubbliche debbano offrire cibi più sani anche per educare le nuove generazioni alla sana e corretta alimentazione».
Argomento molto interessante ! Speriamo che presto tutti gli ambienti scolastici si dotino di dispensatori di frutta e che non si assisti a scene di bambini che arrivano la mattina con affanno a scuola ingurgitando l’ultima patatina, nascondendo le mani piene di olio !!!
Questo è un argomento complesso e delicato; la scuola deve educare al consumo di cibi sani anche perché i bambini ed i giovani ricevono stimoli esterni negativi ,rispetto al cibo salutare, provenienti specialmente dai locali fast food, dalla pubblicità televisiva e dai ristorantini in stile americano! Il cibo spesso viene sentito pure come elemento appagante, di conforto che andrebbe a soddisfare esigenze emotive! L’articolo è illuminante sulla gravità del problema denunciato, del quale urge prendere consapevolezza!