Cellino San Marco: Il Salento a tavola tra novità e tradizione. Giornata di studi, il 7 Luglio a Villa Neviera

Giornata di studi in Salento presso Villa Neviera a Cellino San Marco

A Villa Neviera, un convegno imperdibile esplora il legame tra cultura culinaria e sviluppo agroalimentare

Il Salento è una terra che parla. Parla attraverso i suoi paesaggi, la sua gente, e soprattutto, attraverso il suo cibo. Ogni piatto racconta una storia, un pezzo di memoria collettiva, un invito a non dimenticare le proprie origini. Proprio da questo profondo legame, il 7 giugno 2025, Villa Neviera De Viti De Marco a Cellino San Marco si prepara ad accogliere un evento di grande significato.

Sarà un convegno, ma in realtà, un vero e proprio invito: a fermarsi, a riflettere e a riconsiderare il valore di ciò che quotidianamente diamo per scontato. Parliamo del cibo, delle radici più profonde, delle storie che si nascondono dietro ogni ricetta. Ma davvero conosciamo l’anima della nostra cucina?

L’iniziativa nasce dalla collaborazione di enti di prestigio. Troviamo la Società di Storia Patria – Sezione di Lecce, le rinomate Cantine Due Palme, il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e il Distretto Agroalimentare di Qualità Jonico Salentino. Insieme, hanno dato vita a un evento dal titolo evocativo: “Tradizioni culinarie, innovazioni gastronomiche e prospettive agro-alimentari nel Salento del terzo millennio”.

La scelta di Villa Neviera come sede non è affatto casuale. Questo è un luogo che non si limita a ospitare; respira storia. Qui visse Antonio De Viti De Marco, figura illustre nel campo dell’economia, ma anche – come lui stesso amava definirsi con orgoglio – viticultore e cultore del Negramaro. Un legame autentico con la terra, insomma.

Oggi, la villa vive una nuova primavera. È la visione di Angelo Maci, Presidente Fondatore di Cantine Due Palme, che l’ha trasformata. Da dimora storica è divenuta un centro di rappresentanza e, soprattutto, un custode di una memoria viva. È proprio in questo contesto che il Salento trova la forza di narrarsi. Lo fa con onestà, con passione, con la consapevolezza di avere ancora molto da dire al mondo.

Il convegno si articola in due sessioni distinte, ma profondamente interconnesse. La mattina, a partire dalle ore 9:30, vedrà lo svolgersi della Quinta Sessione. Questa sarà presieduta dal Prof. Marcello Lenucci e si concentrerà sulle radici più autentiche del territorio. Si discuterà del vino, elemento cardine della cultura salentina. Si parlerà delle ‘antiche tavole’, luoghi di incontro e scambio di sapori. Verranno esplorate le ‘contaminazioni culturali’, quelle influenze storiche che ancora oggi ritroviamo nei nostri piatti tradizionali.

Il pomeriggio, con inizio alle ore 16:00, sarà dedicato alla Sesta Sessione. Guidata da Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, questa parte guarderà al presente e, soprattutto, al futuro. I temi spazieranno dall’agricoltura sostenibile, un imperativo per la salvaguardia del territorio, alla dieta mediterranea, patrimonio UNESCO di inestimabile valore. Si analizzeranno le nuove sfide da affrontare, ma anche i progetti concreti da costruire per un domani più prospero e consapevole.

Tra i relatori, interverranno figure di spicco: storici che scavano nel passato, imprenditori che investono nel futuro, medici che ne evidenziano i benefici per la salute. Ci saranno enologi esperti e scrittori che ne narrano il fascino. Tutte persone che, da prospettive diverse, vivono e difendono ogni giorno la ricchezza del nostro patrimonio agroalimentare. Un patrimonio fatto non solo di prodotti, ma di saperi e tradizioni.

A metà giornata, tra le due sessioni, un aperi-pranzo su prenotazione offrirà un momento conviviale. Non solo un momento per rifocillarsi, ma un vero e proprio ‘laboratorio’ a cielo aperto. Qui si potrà incontrare, assaggiare, condividere idee e dialogare in un’atmosfera informale e stimolante.

Il convegno non vuole essere un evento isolato. Vuole rappresentare un vero e proprio punto di partenza. È un’occasione per avviare riflessioni profonde, autentiche. Serve a creare nuove reti di collaborazione, a dare spazio alle scuole, ai giovani. È per tutti coloro che credono ancora che il futuro vada costruito. Deve partire da ciò che abbiamo di più vicino, di più quotidiano, di più nostro: il cibo.

È, in fondo, un invito a riscoprire la bellezza e la saggezza di ciò che ci è stato tramandato. Torniamo, quindi, a parlare di “piatti poveri”, di erbe spontanee, di quelle ricette tramandate di generazione in generazione. Facciamolo però con occhi nuovi. Con la voglia di capire, di valorizzare, di scegliere con consapevolezza.

Come sottolineano con forza gli stessi organizzatori, “è un dovere morale, per chi insegna e trasmette cultura, fare in modo che le tradizioni non si spengano. Che la saggezza dei padri si trasformi in strumenti di vita per i figli”.

Giornata di studi in Salento presso Villa Neviera a Cellino San Marco

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Elvira Zammarano

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