Bari: Costante presidio notturno all’Umbertino dopo le proteste per la movida

La Movida a Bari, dopo le proteste, rientra nella norma

Imponente dispiegamento di forze dell’ordine all’Umbertino dopo le lamentele per la vivace movida. La presenza degli agenti sembra aver indotto un maggiore rispetto delle regole.

Nel fine settimana appena trascorso, l’area che si affaccia su largo Giannella, nel cuore del quartiere Umbertino di Bari, è stata oggetto di una massiccia presenza di personale della polizia locale, della polizia di Stato, dei carabinieri e della guardia di finanza. Questa intensificazione dei controlli è giunta in risposta alle recenti rimostranze dei residenti, esasperati dalla rumorosa vita notturna che, nella serata del 7 maggio, aveva visto centinaia di persone, prevalentemente giovani, riversarsi in strada tra canti e balli protrattisi fino alle prime luci dell’alba.

Dalla tarda serata conclusiva delle celebrazioni di San Nicola fino alla mattinata successiva, circa un centinaio di operatori delle forze dell’ordine hanno implementato un’azione di presidio capillare nella zona di confine tra il quartiere Murattiano e il Lungomare. Agenti della polizia municipale, delle volanti della questura di Bari, militari dell’Arma e finanzieri dei rispettivi comandi provinciali hanno pattugliato il territorio, eseguendo numerosi accertamenti su individui, esercizi commerciali e veicoli in transito.

Che sia stata la visibile presenza degli agenti di pubblica sicurezza, il timore di acuire il malcontento degli abitanti o una maggiore attenzione da parte degli esercenti, il risultato è stato un ritorno a una gestione più ordinaria delle attività di svago notturno. La notte tra venerdì e sabato ha comunque registrato un afflusso considerevole di persone nei locali, senza tuttavia suscitare le reazioni negative dei residenti.

Secondo le impressioni di alcuni abitanti della zona, un’opinione in parte condivisa anche da alcuni gestori, la presenza degli uomini in divisa durante le ore serali e notturne sembra indurre i frequentatori della movida ad adottare un atteggiamento più rispettoso nei confronti del contesto urbano. Questa presenza delle forze dell’ordine nel quartiere Umbertino è stata accolta con favore da diversi protagonisti della vita notturna, che si sono sentiti maggiormente tutelati da potenziali situazioni di pericolo derivanti dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti.

Resta comunque attuale la discussione sugli eventi della sera di San Nicola. L’assessora alla polizia locale, Carla Palone, ha precisato che quanto accaduto non rientra nella definizione di movida, ma piuttosto in quella di una festa non autorizzata. Pur riconoscendo che, al suo passaggio poco dopo la mezzanotte, la situazione appariva sotto controllo e che non si erano verificate violenze, l’assessora ha sottolineato come quel genere di comportamento, seppur limitato a canti e balli, trascenda ogni logica e regolamento.

La Palone ha tenuto a distinguere la movida da tali episodi, ribadendo la volontà di non criminalizzare i giovani, ai quali viene rivolto un appello a divertirsi in modo civile e rispettoso. “Certi comportamenti non sono degni di una città civile,” ha affermato, sottolineando l’obiettivo di una città vivace e frequentata, ma nel rispetto delle regole e degli altri. Il “sindaco della notte” Lorenzo Leonetti ha definito l’accaduto una “distorsione” del percorso intrapreso per una convivenza civile, esprimendo il timore che alcuni episodi di “follia” possano vanificare mesi di lavoro.

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Aurelio De Sanctis

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