Neonato morto a Bari: qualcuno scambiò i suoi vagiti per miagolii

Neonato morto a Bari: vagiti scambiati per miagolii

Un tragico errore di percezione e il dramma del neonato abbandonato a Bari

Il dramma si è consumato a Bari, nei pressi della chiesa San Giovanni Battista, dove il corpo di un neonato è stato ritrovato senza vita all’interno di una culla termica. La scoperta, avvenuta il 4 gennaio, ha scosso profondamente la comunità e ha dato il via a una serie di indagini tese a far luce su quanto accaduto.

Due giorni prima del ritrovamento, il 31 dicembre, una residente del quartiere ha udito dei suoni che sembravano vagiti provenire dalla culla. La donna, una pensionata che abita di fronte al locale della chiesa, ha raccontato agli investigatori di aver scambiato quei lamenti per miagolii di gatti. Nel quartiere, infatti, è nota la presenza di numerosi felini randagi, molti dei quali curati e adottati dai residenti. Questo dettaglio, apparentemente insignificante, ha portato a un tragico fraintendimento.

La donna ha deciso di riferire quanto udito solo successivamente, recandosi dai carabinieri per una dichiarazione spontanea. I militari hanno prontamente trasmesso la testimonianza alla squadra mobile, che ha convocato la pensionata per essere ascoltata come persona informata sui fatti. “Ho sentito quel suono, ma non pensavo potesse essere un bambino”, ha dichiarato la testimone, visibilmente scossa per l’accaduto.

L’inchiesta, coordinata dalle autorità locali, si concentra ora sull’identificazione dei genitori del neonato e sulle circostanze che hanno portato al suo abbandono. Gli inquirenti stanno esaminando diverse piste, avvalendosi di telecamere di sorveglianza e testimonianze degli abitanti del quartiere per ricostruire gli eventi antecedenti al ritrovamento del corpo.

Intanto, la comunità di Bari, profondamente colpita dalla tragedia, piange questo piccolo così sfortunato . Molti cittadini si sono radunati nei pressi della chiesa per rendere omaggio al bambino, lasciando fiori e messaggi di vicinanza. L’episodio ha sollevato un acceso dibattito sul tema dell’abbandono neonatale, sulle culle termiche, il loro funzionamento e malfunzionamento e su una tecnologia a cui troppo spesso affidiamo la nostra vita e quella degli altri

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Elvira Zammarano

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