Bonus occhiali onorevoli: è ressa per non perderlo

Sapevate che gli onorevoli hanno diritto (anche) a un bonus di 300 euro per l’acquisto degli occhiali da vista? È uno dei tanti benefit da loro percepiti… e a ragione, considerando l’immane lavoro (di lettura) cui sono sottoposti. Davanti ai Pc o chini sulle loro scrivanie a sfogliare atti, decreti, leggi e proposte di legge, gli onorevoli mettono, quotidianamente, a dura prova i loro occhi.

E così ci pensa la Camera dei Deputati a sconfiggere i loro problemi di miopia, presbiopia, test e stanchezza oculare. Con un unico limite che per ottenere il benefit, i richiedenti devono affrettarsi a presentare l’impegnativa di spesa entro e non oltre il 31 dicembre di ogni anno. Qualcuno giustifica questa (ennesima) elargizione facendola rientrare nelle spese sanitarie coperte da un’assicurazione di 526 euro che ogni onorevole deve sottoscrivere obbligatoriamente, estesa anche ai famigliari.

Tuttavia, se per l’assicurazione esiste l’obbligatorietà ed è pagata direttamente in busta paga, la richiesta di rimborso (pari al 90%), invece, è su base volontaria. Perciò se l’onorevole vuole ricevere il bonus per gli occhiali, e per qualsiasi altra spesa medica, può farlo ma entro il 31 dicembre di ogni anno.

Quest’anno, visto che la legislatura è cominciata a ottobre e visto che molti non sapevano del bonus, tanto più della scadenza, appena lo hanno appreso, si sono affrettati a presentare le domande e c’è chi giura, ma sono voci di corridoio, che la fila in Parlamento era piuttosto lunga e, senza offesa, anche dagli ottici. Fiat.

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Elvira Zammarano

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