Illeciti Rdc, sotto la lente i Municipi 1 e 5 di Bari e i comuni di Santeramo, Putignano, Modugno, Mola, Terlizzi, Triggiano e Noci, 130 i denunciati
Si è appena conclusa, a Bari e in provincia, la prima campagna di controlli dei Carabinieri, iniziata lo scorso mese di maggio, per l’indebita percezione del reddito/pensione di cittadinanza.
Il monitoraggio, svolto dalle Compagnie Carabinieri competenti per lo specifico territorio, con l’ausilio dell’Ispettorato del Lavoro e della Direzione Regionale INPS Bari, ha riguardato 7395 percettori, corrispondenti a 3300 nuclei familiari, residenti nei Municipi 1 e 5 di Bari e i comuni di Santeramo in Colle, Putignano, Modugno, Mola di Bari, Terlizzi, Triggiano e Noci.
I militari hanno esaminato la sussistenza dei requisiti previsti dalla norma per usufruire del beneficio di ogni percettore, mediante una certosina azione di analisi, che, partendo dall’indicatore ISEE, ha riguardato il patrimonio mobiliare (depositi, conto corrente, ecc.) e immobiliare, auto e motoveicoli, il possesso della cittadinanza italiana, l’esatta composizione del nucleo familiare e la presenza di eventuali familiari detenuti, situazioni a reddito “zero” e nuclei familiari con titolare italiano e familiari extracomunitari.
Tale esame è stato contestuale alla verifica di condanne penali, ovvero di casi in cui fosse stata applicata al percettore una misura cautelare personale, anche a seguito di convalida di arresto o di fermo.
Nella tabella sottostante sono riepilogati i risultati conseguiti nel corso della campagna che ha consentito di riscontrare 297 irregolarità e di denunciare 130 persone per percezione indebita del beneficio, per un importo complessivo di oltre 873 mila euro.
Solo nel capoluogo pugliese, i controlli effettuati sui cittadini residenti nei quartieri Madonnella, Umbertino, Murat, Libertà, Borgo Antico, Santo Spirito, Palese, San Pio-Catino-Enziteto, hanno portato alla denuncia a piede libero alla Procura della Repubblica Bari, per il reato di “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche”, 38 illeciti percettori.
In particolare, i militari hanno contestato plurime dichiarazioni mendaci sulle relative Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) che hanno riguardato l’omissione di alcune proprietà immobiliari, di alcuni requisiti previsti dalla norma e di familiari ricompresi nello stato di famiglia.
Se ad Enziteto, una donna aveva omesso di indicare i redditi del coniuge, affiliato al clan Strisciuglio e attualmente recluso, che, se comunicati, avrebbero determinato l’impossibilità a ricevere il beneficio, a Palese, un noto pluripregiudicato, arrestato il mese scorso per furto, aveva omesso di essere un sorvegliato speciale di PS.
Ma anche in provincia, spiccano alcuni episodi, di persone denunciate in stato di libertà. Come il caso di una donna, di Santeramo in Colle, che è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria perché, nella propria DSU, si era “dimenticata” di indicare l’estremo di registrazione di un veicolo di sua proprietà e di essere coniugata, nonostante fosse domiciliata e vivesse con il marito in un unico appartamento con due ingressi diversi.
Anche a Putignano, sono state registrate diverse dichiarazioni mendaci nelle quali era stato omesso di dichiarare lo stato di detenzione di congiunti o, in alcuni casi, era stato attestato falsamente quale luogo di residenza una Comunità Riabilitativa Assistenziale Psichiatrica, dove invece gli interessati avevano solo il domicilio, tra l’altro, a spese della collettività.
A Modugno, un uomo è riuscito a percepire oltre 23 mila euro di reddito di cittadinanza, avendo omesso di dichiarare lo stato detentivo della figlia, mentre un cittadino di origine senegalese, pregiudicato, beneficiario del reddito di cittadinanza, non aveva indicato la propria convivenza con altri connazionali titolari di reddito.
A Mola di Bari, sono stati deferiti 12 persone per diverse violazioni legate sempre all’indebita percezione del beneficio, tra questi alcuni erano stati sottoposti, il 29 giugno scorso, a misura cautelare detentiva inframuraria o domiciliare, in quanto appartenenti a un locale sodalizio criminale, dedito al traffico della droga.
Infine, se a Terlizzi sono state denunciate per l’indebita percezione, sei persone, di cui quattro pregiudicate, a Triggiano, gli accertamenti incrociati ne hanno smascherato altre 26, segnalate poi ai competenti uffici INPS .
