Questa volta non un incendio ma una puzza insopportabile e un’acqua di scarico reflui, ha portato la sezione pugliese dei Rangers d’Italia sul lungomare Nazario Sauro, di fronte al palazzo dell’Agricoltura e a numerosi negozi, bar e pizzerie. Si tratta dell’annoso problema che questi cittadini, devono sopportare, ogni volta che a Bari c’è una pioggia consistente. Dal video, che gli Ambientalisti hanno girato, intorno alle ore 16, durante il temporale, si vede in modo inequivocabile il punto preciso in cui il mare “cambia colore”. Il punto cioè dove le acque “chiare” si mescolano con quelle “scure” per diventare miscela “liquamosa”. Da quel punto poi parte la puzza, disgustosa, che gli esercenti in pianta stabile e chiunque passa di lì, devono inevitabilmente subire. “Esalazioni”, dicono i cittadini, “che per dileguarsi, ci mettono più di un’ora”, percepibili ad almeno 300 m dal punto “zero”. Un disagio manifestato, più di una volta, dalle persone che vivono nella zona e che i Rangers, oggi, hanno raccolto come segnalazione. In quel punto, è risaputo, c’è il depuratore di via Matteotti, su cui si stava lavorando per ridurre le aperture straordinarie delle paratoie del lungomare in caso di pioggia e i conseguenti divieti di balneazione lungo “Pane e Pomodoro”. Insomma, importanti opere di manutenzione straordinaria, finalizzati all’eliminazione degli sversamenti delle acque nere nella condotta di via Matteotti. Lavori avviati da AQP ma che oggettivamente non hanno portato ad alcun risultato. La domanda che Ambientalisti e tutti ci facciamo ma i lavori sono stati compiuti? E se sono stati compiuti – si prevedeva fine 2018 – come mai la grave situazione (di degrado) persiste?
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