Aggredita dall’ex, giovane donna denuncia e pubblica le foto del volto tumefatto su Instagram

Megane Deutou, studentessa universitaria del Camerun, residente a Bari, nella tarda serata di mercoledì, è stata umiliata e picchiata, la testa sbattuta ripetutamente sulla portiera dell’auto, dall’ex fidanzato – un 24enne barese, anche lui studente – che non accettava la fine della loro relazione. Dopo l’aggressione, l’ennesima, la ragazza ha trovato il coraggio di denunciare  e la forza di pubblicare su Instagram le foto del suo volto tumefatto con le parole “Ho finito il mio compito. Ora la polizia si occuperà del tuo caso”. La  giovane, dopo l’aggressione, è stata  soccorsa e portata al più vicino ospedale, dove ha ricevuto le prime cure. Racconta Afanaa Dieudonne, dell’associazione “Studenti stranieri”, amico di Megane « Lui le ha portato via anche il telefonino affinché non potesse chiedere aiuto. A fine luglio e a novembre il suo ex era stato già denunciato per stalking. Le aveva impedito di iscriversi al secondo anno di Università, e quando Megane viveva a casa con le altre studentesse, andava lì a minacciarla. Il ragazzo è stato denunciato ma finora non è stato fatto niente – racconta  Afanaa Dieudonne – per questo, noi studenti stranieri, abbiamo deciso di presidiare il Comune. Chiediamo una maggior tutela dell’integrità fisica e mentale delle donne e delle ragazze. Ci sono ragazze straniere picchiate e violentate ogni giorno e non viene dato rilievo, perché anche loro stesse hanno paura di denunciare, perché magari non hanno il permesso di soggiorno o vivono in casa con altri e temono di ritrovarsi in strada. Chiediamo al Comune maggiori strumenti per poter anticipare queste  violenze. Megane aveva già denunciato, era già stata vittima di stalker, non è un caso isolato». Su Fb il gruppo degli Studenti Stranieri Università di Bari ha pubblicato «Siamo vicini alla Collega Megane Deutou, studentessa in Mediazione Interculturale picchiata ieri da uno studente italiano. Sollecitiamo un maggiore sguardo sulla condizione dello studente straniero nella città di Bari e in particolare nell’Ateneo Barese».
Anche noi riteniamo che l’attenzione debba essere rivolta ed estesa a tutti, in Ateneo e fuori Ateneo, e in particolare a tutte le donne, universitarie e non. E’ innegabile, si tratta dell’ennesima orribile storia di violenza compiuta, non da un “italiano” (come recita il post degli studenti stranieri), ma da un “uomo” – si fa per dire –  nei riguardi non di una donna straniera, ma di una donna e basta. Siamo convinti, infatti, che bisognerebbe evitare ogni possibile, pericolosa, quanto inutile, strumentalizzazione e soprattutto, ogni più remota intenzione di “colorare” politicamente  episodi che di politico non hanno nulla e continuare a lottare coraggiosamente, denunciando come ha fatto Megane, affinché cose così terribili davvero abbiano fine.

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Elvira Zammarano

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