Crisi idrica in Molise impone chiusure notturne in varie regioni Regioni. Inviata una nota anche a diverse prefetture e all’ Acquedotto Pugliese.
Molise Acque emette nota urgente per il calo delle sorgenti del Matese
Peggiora la situazione dell’approvvigionamento idrico in Molise. Questa mattina, Molise Acque ha inviato una nota urgente ai sindaci di 41 comuni della provincia di Campobasso e a 26 comuni di Campania e Puglia. L’ente ha comunicato la necessità di intervenire immediatamente.
“Per compensare il continuo, progressivo e significativo decremento dell’erogazione di acqua dalle sorgenti del Matese,” scrive il dirigente Carlo Tatti, “è obbligatorio, per i comuni in indirizzo, effettuare chiusure notturne delle reti di distribuzione già dalla notte di oggi, 30 settembre. Questo per evitare lo svuotamento di condotte e serbatoi e, se necessario, anche nelle ore diurne in relazione alle esigenze degli utenti finali serviti dalle reti di distribuzione.”
La comunicazione riveste carattere di urgenza. Inoltre, Molise Acque evidenzia che, “in considerazione di quanto si sta registrando,” è fondamentale agire prontamente. Sarà compito di GRIM, Gestione Risorse Idriche Molisane, ed EGAM, Ente di governo dell’ambito del Molise per il servizio idrico integrato, “assicurare e vigilare affinché, per tutti i comuni in indirizzo dell’ATO Molise, sia posto in essere quanto disposto. Sarà cura dei relativi gestori assicurare e vigilare affinché, per tutti i comuni extraregionali in indirizzo, sia posto in essere quanto disposto.”
La nota è stata inviata, oltre che ai comuni interessati, anche alle Regioni Molise e Campania. Inoltre, sono state informate le Prefetture di Campobasso, Benevento, Foggia, Avellino e Caserta e l’Acquedotto Pugliese.
I comuni coinvolti nella provincia di Campobasso sono: Casacalenda, Provvidenti, Bonefro, Santa Croce di Magliano, San Giuliano di Puglia, Colletorto, Montorio nei Frentani, Montelongo, Rotello, Larino, Baranello, Boiano, Busso, Campodipietra, Campolieto, Castellino sul Biferno, Cercemaggiore, Cercepiccola, Ferrazzano, Gildone, Jelsi, Macchia Valfortore, Matrice, Mirabello Sannitico, Monacilioni, Montagano, Morrone del Sannio, Oratino, Petrella Tifernina, Pietracatella, Riccia, Ripabottoni, Ripalimosani, Sant’Elia a Pianisi, San Giovanni in Galdo, San Giuliano del Sannio, Sepino, Toro, Vinchiaturo, Gambatesa e Tufara.
I comuni interessati in Campania e Puglia includono: Santa Croce del Sannio, Castelpagano, Castelvetere, Circello, Colle Sannita, San Marco dei Cavoti, Reino, Molinara, San Giorgio la Molara, Pago Veiano, Baselice, San Bartolomeo in Galdo, Foiano di Valfortore, Montefalcone Valfortore, Ginestra degli Schiavoni, Castelfranco in Miscano, San Marco la Catola, Faeto, Celle San Vito, Castelluccio Valmaggiore, Biccari, Alberona, Monteleone di Puglia, Anzano di Puglia, Savignano Irpino e Montaguto.
La decisione di Molise Acque è stata presa per fronteggiare il significativo calo delle sorgenti del Matese, fenomeno che sta causando un decremento nell’erogazione dell’acqua. L’obiettivo è evitare lo svuotamento di condotte e serbatoi. Se necessario, le chiusure potranno essere estese anche alle ore diurne, in base alle esigenze degli utenti finali.
Questa misura si rende necessaria per garantire la continuità del servizio idrico e prevenire situazioni di emergenza più gravi. Pertanto, le autorità locali sono chiamate ad agire con tempestività per minimizzare i disagi alla popolazione.
La crisi idrica nel Molise non è una novità. Tuttavia, il recente peggioramento delle condizioni ha reso indispensabile l’adozione di provvedimenti straordinari. Secondo fonti istituzionali, il calo delle sorgenti è dovuto a fattori climatici e ambientali che stanno mettendo a dura prova le risorse idriche della regione.
E’ fondamentale che i cittadini siano informati e collaborino con le istituzioni, adottando comportamenti responsabili nel consumo dell’acqua. Solo attraverso uno sforzo collettivo sarà possibile superare questa fase critica.
Crisi idrica in Molise impone chiusure notturne