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Giornata internazionale sull’autismo: includere per crescere

Tenere alta l’attenzione nel mondo delle diversità non solo è segno di sensibilità civile ma anche di consapevolezza sul fatto che siamo tutti un po’dei diversi. In questo momento storico, particolare per il mondo intero, è poi emblematico soffermarsi a riflettere sui bisogni educativi ed adoperarsi per facilitare i processi di inclusione.

Il 2 aprile è stata la giornata internazionale della consapevolezza sull’autismo. Il centro di autismo Territoriale il cui Direttore Responsabile è il dott. Cesare Porcelli, ha promosso un Meeting on line a cui hanno partecipato oltre a diversi soggetti interessati, responsabili del settore sanitario, soggetti del mondo politico, psicologi e pedagogisti. Il centro si occupa dell’inclusione scolastica e sociale, di percorsi diagnostici, assistenziali e terapeutici, di sport e tempo libero e di euro-progetti dedicati.

Ha aperto l’incontro l’assessore alle Politiche educative e giovanili per la città di Bari dott.ssa Paola Romano che insieme al dott. Vito Spadavecchia, Consigliere del Sindaco Metropolitano per la disabilità, hanno evidenziato l’importanza della condivisione tra i vari sistemi sociali, considerando sempre centrale il ruolo della famiglia.  Tra gli interventi, tutti stimolanti ed interessanti, merita attenzione quello del dott. Vincenzo Lasaponara psicologo CAT Asl Bari, che ha paragonato efficacemente la situazione di lockdown che tutti viviamo a quella che per certi versi e situazioni possono vivere gli autistici per tutta la loro esistenza. L’efficace paragone non solo ci porta empaticamente a pensare a questo mondo difficile, ma richiama metaforicamente tutti quei rituali che lo caratterizzano. Rituali ed azioni ripetitive come quelli che utilizziamo per l’uso dei dispositivi di protezione e per le misure di sicurezza a causa del Covid. Anche l’isolamento dietro una maschera che limita le relazioni ci può fare immaginare il mondo dell’autismo.

Includere

Questa parte di mondo della diversità inoltre deve essere osservata sfatando dei miti come per es. quelli che riguardano aspetti relativi al Q.I. ed alla capacità di provare emozioni. Osservazioni recenti hanno infatti evidenziato che i bambini autistici non solo possono provare empatia ma se motivati possono dimostrare notevole Q.I.  

La chiave dell’inclusione è infatti nella comprensione dei bisogni e nell’utilizzare ed indirizzare le reali capacità del soggetto. Questo principio è valido per tutte le persone che manifestano diversità. Come affermato dal dott. Antonio Narzisi, Dirigente psicologo IRCSS Stella Maris, importante è fenotipizzare molto bene i bambini con autismo, sia per includere che per evitare situazioni di comorbidità.

La dott.ssa Simona Tundo, pedagogista esperta in inclusione scolastica, ha evidenziato l’importanza di lavorare sull’educazione alla diversità sin dai primi anni della scuola dell’infanzia. Ciò produce un comportamento di consapevolezza nei bambini e nei ragazzi che durante la loro crescita viene interiorizzato come valore positivo e come motivazione sia per l’apprendimento che per l’interazione sociale. È positiva infatti l’esperienza che ha visto coinvolti gruppi di pari anche a livello extrascolastico in adempimenti di vita quotidiana. Significativo è il progetto “Pro.Di” percorso dedicato per facilitare l’inserimento sociale e lavorativo attraverso forme di tutoraggio.

Ha concluso il meeting il dott. Cesare Porcelli, Direttore UOS NPIA area metropolitana ASL Bari, che insieme alla dott.ssa Tundo ed ai diversi esperti intervenuti hanno auspicato la creazione di un tavolo tecnico permanente, tra le istituzioni, per il superamento delle problematiche legate all’inclusione ed ai vari aspetti della diversità.

Ci piace concludere con l’osservazione dell’ins. prof. G. Tortorella: “i metodi sono legati alle persone” e nell’approccio educativo (n.d.r.) “quello che diamo è la nostra vita e noi stessi”.  In questo atteggiamento si valorizza e si autentica come “cura” l’inclusione sia nella scuola che nella società.

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Rosella Tirico

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