San Giovanni Rotondo e i Frati, piangono la scomparsa di Padre Marciano

Padre Marciano Morra, è stato l’ultimo frate vivente ad aver vissuto accanto a Padre Pio. Avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 16 febbraio.

Originario di Monteleone di Puglia, Padre Marciano fu ordinato sacerdote il 21 febbraio 1954. Era l’ultimo frate in vita ad aver frequentato Padre Pio, una preziosa esperienza che custodì e divulgò attraverso numero libri, l’ultimo dei quali “Con Padre Pio a tu per tu”, pubblicato nel giugno del 2019.

Fr. Marciano conobbe Padre Pio durante una gita a San Giovanni Rotondo, organizzata per gli studenti al termine del ginnasio, prima di iniziare il noviziato. II ricordo di quei giorni è rimasto per lui indelebile per tutta la vita: «Di Padre Pio l’impressione che ebbi fu di un papà ma, ancor di più, di un nonno. Un giorno egli si intratteneva con noi, quando si trovò a passare l’economo del convento, al quale il Confratello stigmatizzato, riferendosi a noi fratini, disse: “Mi raccomando, falli mangiare bene, perché questa è carne che cresce”.

Infatti, solo da qualche anno era terminata la guerra e non si “guazzava nell’abbondanza». Era rettore del santuario di Santa Maria delle Grazie quando il 23 maggio 1987 accolse Papa Giovanni Paolo II in visita pastorale a San Giovanni Rotondo e, il 5 settembre dello stesso anno, Madre Teresa di Calcutta.

Per diciotto anni ricoprì la carica di segretario generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio. E fu proprio in qualità di responsabile dei gruppi di preghiera, che agli inizi del 2000 si recò a Buenos Aires in visita all’allora cardinale Bergoglio. In un’intervista raccontò le emozioni di quell’incontro: “Fu un bellissimo momento al punto che pensai: questo dovrebbe fare il papa”. Tra gli episodi che lo hanno legato al Santo, il Cappuccino di Monteleone raccontava spesso la guarigione di suo padre.  «Aveva un tumore ai polmoni e i medici gli avevano dato poco da vivere. Padre Pio lo guardò fisso, poi lo prese per il bavero della giacca e con l’altra mano iniziò a tirargli dei pugni sul petto dicendo: E chi te l’ha detto che tu stai malato? Tu stai bene! Stai bene!”. E subito dopo: “Ora ti saluto. Arrivederci!” Disse proprio così: “Arrivederci”. Non capii subito cosa volesse dire, ma lo compresi in seguito. Il mio papà aveva i giorni contati e invece guarì. Ci lasciò quindici anni dopo per un’altra malattia».

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Leone Triggiani

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