Stamattina, Una Task Force dei carabinieri di Gioia del Colle, Brindisi, Avellino e del 6° Nucleo Elicotteri e Nucleo Cinofili di Modugno, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura – Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di 8 persone, di cui quattro in carcere (per le azioni di fuoco) e quattro ai domiciliari (per l’attività di spaccio).
Gli otto soggetti, a vario titolo, sono ritenuti responsabili di tentato omicidio e lesioni personali gravi aggravate dal metodo mafioso, tentata estorsione, detenzione e spaccio di droga, detenzione abusiva di armi da sparo di illecita provenienza e ricettazione.
Secondo l’accusa formulata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e dal Gip del Tribunale di Bari (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), il 24 giugno 2017, in zona San Pietro Piturno, a Putignano, tre soggetti, avrebbero gambizzato un 44enne del posto, davanti la sua abitazione. Il giorno successivo, sempre in zona San Pietro, altri tre uomini, tra i 23 e i 60 anni, avrebbero sparato e ferito un 48enne, utilizzando due pistole, probabilmente rubate, una delle quali utilizzata nel precedente agguato.
Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Gioia del Colle , sotto la direzione del Procura della Repubblica – D.D.A. di Bari, supportate dai servizi di osservazione, pedinamento e dalle attività tecniche, hanno consentito, in un primo momento, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico di quattro degli indagati, ritenuti gli autori degli agguati, con l’aggravante del metodo mafioso.
L’attività investigativa ha, di fatto, evidenziato due fazioni opposte che si contendevano la piazza dello spaccio e un tentativo di estorsione di un indagato nei confronti di un suo sottoposto. Tra tutti spicca la figura di un 23 enne il cui ruolo è di una tale spregiudicatezza, tanto da essere ritenuto il maggiore imputato.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.