Puglia, Titoli falsi per partecipare ai concorsi pubblici, la Gdf scopre diplomificio

Puglia, Partecipano ai concorsi pubblici con titoli falsi, la Gdf scopre diplomificio e indaga 33 persone in sei Province

Titoli falsi rilasciati in Puglia, Campania e Abruzzo

Sono 33 le persone indagate, alcune delle quali, ritenute, a vario titolo, responsabili di aver creato un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, alla falsità materiale ed ideologica in atti pubblici, e di aver raggirato pubblici ufficiali, falsificando e utilizzando falsi sigilli provenienti da diversi enti pubblici (sigilli dell’Unione Europea, della Repubblica italiana, della regione Campania).

L’attività investigativa, svolta dalla Tenenza di San Nicandro Garganico (FG), è durata oltre un anno e ha portato all’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Foggia, su proposta del Pubblico Ministero e a 36 perquisizioni nei confronti dei soggetti  implicati e degli istituti di formazione coinvolti nel rilascio dei falsi diplomi per Operatori Sociosanitari (O.S.S.), Operatore Socio Sanitario Specializzato (O.S.S.S.), personale A.T.A., attestati di anzianità di servizio o altri titoli utili ad ottenere punteggi aggiuntivi nei concorsi pubblici riservati al personale scolastico (conoscenza di lingue estere, EIPASS, P.E.K.I.T., CFU 24 etc.).

I finanzieri impegnati nell’operazione, eseguita nella provincia di Foggia, nella BAT, in provincia di Napoli, a Salerno, Avellino e Pescara, sono stati oltre 130 e hanno svelato l’illecito commercio organizzato dal gruppo criminale con la vendita dei titoli falsi (€ 25.000) –  che alcuni soggetti avrebbero comprato consapevolmente e per questo oggi sono tra gli indagati -, o attraverso la  partecipazione a corsi e tirocini da loro organizzati con diplomi che i discenti avrebbero poi presentato ai concorsi banditi da strutture sanitarie pubbliche e private, oppure da inserire nelle graduatorie pubbliche utilizzate dalle scuole per l’assunzione dei collaboratori scolastici.

Le indagini sono partite dopo le denunce di alcuni vincitori di un concorso pubblico indetto per gli Ospedali Riuniti di Foggia, durante il periodo COVID, a cui non hanno riconosciuto i titoli presentati all’esito delle successive verifiche. Titoli, che secondo il loro racconto, avrebbero conseguito in un istituto privato di formazione con sede in provincia di Foggia (con diverse succursali in altri posti), con garanzie sulla loro validità pur non avendo completato il percorso formativo o perché privi dei requisiti della normativa vigente.

Le indagini sono tuttora in corso per accertare altre possibili truffe degli indagati ai danni di enti pubblici realizzate attraverso le assunzioni di soggetti con falsi attestati.

Va precisato che la posizione delle persone arrestate e di tutti gli indagati è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino a eventuale pronunzia di una sentenza definitiva di condanna.

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