Sicurezza in Agricoltura: Summit delegazioni internazionali dal 27 al 29 novembre a Bitonto

Sicurezza in Agricoltura

Sicurezza in Agricoltura Un incontro transnazionale per migliorare la sicurezza agricola, dal 27 al 29 novembre a Bitonto Bitonto diventa il fulcro di un’importante iniziativa internazionale sulla sicurezza in agricoltura. Da ieri, 27 novembre, fino … continua a leggere

Italia e Albania unite contro le infrazioni doganali: al via la Commissione Italo-, gdf, Albanese con ADM e Guardia di Finanza

talia e Albania unite contro le infrazioni doganali

Italia e Albania unite contro le infrazioni doganali Firmato a Tirana un Protocollo d’intesa per contrastare contrabbando e frodi nel commercio internazionale. In una giornata segnata da importanti sviluppi nell’ambito della cooperazione internazionale contro le … continua a leggere

Brindisi, la Guardia di Finanza sequestra 9 t di olio d’oliva proveniente dall’Albania

Guardia di Finanza di Brindisi sequestra 9 t d'olio d’oliva proveniente dall’Albania

L’olio era conservato all’interno di 110 taniche di plastica non sterilizzata, privo di ogni certificazione sanitaria e della consueta documentazione commerciale e doganale. I Funzionari ed i militari hanno appurato che la pratica, così architettata, … continua a leggere

Vlora: un prezioso carico di Umanità, Lunedì 8 agosto, alle18.30, in Largo “Sono persone” a San Girolamo di Bari

Vlora: un prezioso carico di Umanità, Lunedì 8 agosto, alle18.30, in Largo “Sono persone” a San Girolamo di Bari

Vlora, per non dimenticare un grande esodo nella storia dell’immigrazione. È l’8 agosto 1991 quando una nave mercantile Vlora, rientrando da Cuba, trasportando diecimila tonnellate di zucchero, arriva al porto di Durazzo, in Albania. Non … continua a leggere

Bari, terrorismo e istigazione a delinquere, fermati 4 albanesi da anni in Italia. Il Covid? Un inviato di Allah per punire gli occidentali

Bari, terrorismo e istigazione a delinquere, fermati 4 albanesi da anni in Italia. Il Covid? Un inviato di Allah per punire gli occidentali

Bari, terrorismo

Quattro cittadini di origine albanese, da anni residenti in Italia, sono stati gravati da un’ordinanza applicativa di misure cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta del Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia. Il provvedimento è stato eseguito dai poliziotti della DIGOS di Bari.

Su di loro graverebbero pesanti indizi di colpevolezza (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) per finanziamento di condotte con finalità di terrorismo in concorso e istigazione a delinquere aggravata.

I provvedimenti scaturiscono da un’indagine della DIGOS di Bari, avviata nell’aprile 2020, anche sulla base delle informative dell’AISI (Agenzia informazioni e sicurezza interna), sviluppate con il coordinamento info­operativo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione (Servizio Contrasto al Terrorismo Esterno), da cui emergono gravi indizi a carico dei 4 albanesi.

Secondo l’impostazione accusatoria, i quattro,  insieme ad altre persone, in via di identificazione, avrebbero raccolto e messo a disposizione denaro destinato, tutto o in parte, ad attività terroristiche.

In particolare, l’iniziativa consisteva nel promuovere, nell’ambito della Comunità Islamica di Bari, una raccolta fondi destinata a offrire assistenza ad un imam albanese, arrestato nell’aprile 2014 dalle autorità albanesi con l’accusa di aver guidato una cellula di reclutamento dell’ISIS, attiva nell’area balcanica, che operava nelle moschee.

L’imam, inoltre, era stato ritenuto, responsabile dell’invio di decine di combattenti in Siria e di aver promosso una divisione religiosa tra la popolazione musulmana albanese e la comunità cristiana. Per questo, dalla giustizia albanese, era stato condannato, in via definitiva, a 17 anni di carcere.

Le indagini, svolte con moderne tecniche di monitoraggio delle comunicazioni via web, associate a capillari controlli del territorio, hanno consentito di raccogliere gravi indizi in merito alle condotte dei quattro, circa la detenzione di video ed audio di propaganda dell’Isis/Daesh, la condivisione di documenti e comunicati di ideologia filo-jihadista, tradotti in lingua albanese, (tra cui comunicati a ex leaders dello Stato Islamico – Abu Bakr AL BAGHDADI e del suo successore Ebu Ibrahim El Hashimi EL KURESHI), proclami redatti dallo stesso imam.

I quattro soggetti, secondo l’impostazione accusatoria e sempre salva ogni valutazione nelle fasi processuali successive alle indagini, nel contraddittorio delle parti, avrebbero evidenziato, nel corso delle investigazioni, un’attestazione religiosa radicale, secondo la quale anche il “Covid 19”, in perfetta linea con alcune teorie di matrice jihadista, doveva essere considerato “un minuscolo soldato di Allah”, inviato sulla Terra per punire la miscredenza degli occidentali.

https://www.facebook.com/WideNewsNotizieDalWeb

“La migrazione del popolo albanese tra passato, presente e sfide futuro”, un convegno a 30 anni dallo sbarco della Vlora

“La migrazione del popolo albanese tra passato, presente e sfide futuro”, un convegno a 30 anni dallo sbarco della Vlora

Sabato 24 Luglio 2021 alle ore 16:30, la Fondazione Migrantes, in collaborazione con l’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea e con l’Associazione “Le Aquile di Seta”, organizza presso il Fortino Sant’Antonio Abate, … continua a leggere

Traffico di valuta al porto di Bari, 250 mila euro pronti a partire per l’Albania

Traffico valuta

Se non fosse stato intercettato e poi bloccato dalla Guardia di Finanza del II Gruppo Bari e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), in servizio presso il porto cittadino, l’autista di un furgone, con targa inglese, l’avrebbe fatta franca. 

Bari

 

L’uomo era pronto ad imbarcarsi per l’Albania con un notevole carico di contante. Il denaro, 225.350 sterline pari a 250 mila euro, era diviso in decine di mazzette avvolte con uno strato di pellicola di plastica protettiva. Gli involucri erano incastrati saldamente nelle intercapedini del furgone al di sopra del serbatoio.

Per estrarli è stato addirittura necessario l’intervento di un meccanico specializzato. L’autista del mezzo, accusato di traffico di valuta per aver evaso l’obbligo della dichiarazione valutaria alla frontiera, è stato sanzionato col sequestro del 50% dell’eccedenza per un totale di circa 120 mila euro, così come prescritto dalla normativa vigente. Con questo sequestro, dall’ inizio dell’anno, salgono a 22 i verbali per violazione della normativa valutaria eseguiti da GdF e ADM presso lo scalo portuale di Bari e a mezzo milione di euro le somme sequestrate.

126 mila euro, invece, le sanzioni immediatamente incassate dallo Stato, a fronte del pagamento di quanto dovuto da parte dei trasgressori.

Bari