Superbonus: La Corte dei Conti “sotterra” una misura da 229 miliardi

La Corte dei Conti sotterra il Superbonus

Il senatore Filippo Melchiorre (FdI) non usa mezzi termini: il Superbonus è stato un “fallimento demagogico” che ha svuotato le casse dello Stato. Un’analisi dura che apre un dibattito acceso sui costi e i benefici delle politiche assistenzialiste.

Il dibattito sul Superbonus si accende nuovamente, alimentato da un’analisi severa: la Corte dei Conti, con il suo ultimo rapporto, ha tracciato un quadro “impietoso” della misura. Un verdetto che, per molti, suona come una vera e propria sentenza.

I giudici contabili hanno messo in evidenza un dato che fa riflettere: il Superbonus ha generato costi elevatissimi per lo Stato, ben 229 miliardi di euro, senza una copertura finanziaria adeguata. Cifre che pesano sulle tasche di tutti i cittadini e che alimentano la discussione sull’efficacia di certi incentivi.

Il senatore Filippo Melchiorre, vicepresidente della commissione Finanze per Fratelli d’Italia, non esita a definire il Superbonus un “provvedimento assistenzialista” e “demagogico”. Una posizione netta, che sottolinea una profonda delusione per gli esiti di una politica nata con grandi promesse. Ci si chiede, dunque, se l’obiettivo di rilanciare l’economia sia stato effettivamente raggiunto o se, al contrario, si sia assistito a un impoverimento generale.

Le parole di Melchiorre puntano il dito su un aspetto cruciale: secondo il senatore, il Superbonus avrebbe aiutato “pochi privilegiati a ristrutturare seconde case e persino castelli di proprietà”. Un’affermazione che solleva interrogativi sulla reale equità e sull’impatto sociale della misura. Era davvero questo l’intento? O si è persa di vista la finalità pubblica a favore di interessi privati?

Per Melchiorre, il giudizio della Corte dei Conti dovrebbe segnare la fine di una “stagione politica fondata su promesse a buon mercato”. Un richiamo chiaro a una maggiore responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche e nella formulazione delle politiche economiche.

In questo contesto, il senatore di Fratelli d’Italia traccia un netto contrasto con l’attuale situazione: “Oggi, con il Governo Meloni, l’Italia riparte davvero grazie al sostegno a imprese, lavoratori e famiglie”. Una dichiarazione che intende evidenziare una svolta e un nuovo approccio alla crescita economica, basato su pilastri diversi da quelli del Superbonus.

Questa netta presa di posizione riapre un dibattito fondamentale sul futuro degli incentivi statali e su come si può garantire che i benefici statali siano distribuiti equamente, senza creare sacche di “privilegiati”

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Elvira Zammarano

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