Lino Patruno a Trani con il suo Jazz Italiano
Il 6 luglio 2025, a Palazzo delle Arti Beltrani, una serata speciale con il Maestro Patruno e la sua band, tra musica, storia e aneddoti.
Immaginate una serata d’estate, immersi nella suggestiva cornice di Trani. Ora, pensate di poter assistere a uno spettacolo che non è solo musica, ma un vero e proprio viaggio attraverso la storia del jazz italiano, narrato da uno dei suoi più grandi protagonisti. Il prossimo 6 luglio 2025, la città pugliese si prepara, infatti, ad accogliere il Lino Patruno Jazz Show.
Palazzo delle Arti Beltrani, con la sua splendida Corte Davide Santorsola, aprirà le sue porte alle ore 20:30 (concerto alle 21:00) ad una leggenda vivente, Lino Patruno. Nato a Crotone nel 1935, questo artista si avvicina ai suoi 90 anni con un’energia e una vitalità che continuano a stupire. Non è un caso che sia considerato uno dei “padri fondatori” del jazz in Italia. Questo concerto, pertanto, sarà molto più di una semplice esecuzione, ma un’autentica immersione in un’epoca d’oro, ricca di talento e racconti.
Lino Patruno non è solo un chitarrista e banjista virtuoso. È un polistrumentista, arrangiatore, compositore, attore, regista e, soprattutto, un instancabile divulgatore. La sua performance a Trani sarà arricchita dalla presenza di una formazione d’eccezione, vera espressione del jazz tradizionale italiano. Al suo fianco, suoneranno Mino Lacirignola alla tromba, Francesco Manfredi al clarinetto, Carlo Ficini al trombone, Sandro Binetti al pianoforte, Ilario De Marinis al contrabbasso, Michele Fracchiolla alla batteria e la talentuosa vocalist Cristina Lacirignola. Insieme, questi artisti daranno vita a un autentico “jazz show all’italiana”.
Lo spettacolo è un mix di abilità tecnica, acuta ironia e puro divertimento teatrale. Si alterneranno swing, dixieland, hot jazz e la grande tradizione americana, il tutto condito da aneddoti personali e improvvisazioni magistrali. La band, fedele allo stile degli All Stars di Eddie Condon, rappresenta da decenni il jazz di Chicago e New York degli anni ’20 fino ai ’60. Patruno non si limita a suonare; piuttosto, conduce il pubblico in un percorso affascinante, intessuto di ricordi e passioni. È Lino Patruno stesso a “raccontare” la sua arte, trasformando ogni nota in un pezzo di storia.
Definire Lino Patruno un semplice “musicista” sarebbe riduttivo. È un vero e proprio narratore della musica, un archivio vivente di storie e suoni, dotato di un’ironia e una leggerezza inconfondibilmente italiane. La sua carriera, iniziata negli anni ’50 a Milano con la Riverside Jazz Band e la Milan College Jazz Society, è andata ben oltre il panorama musicale, spaziando dal palcoscenico teatrale al grande e piccolo schermo, dalla composizione di colonne sonore alla divulgazione.
Negli anni ’60, con Roberto Brivio, Gianni Magni e Nanni Svampa, fondò “Il Teatrino Dei Gufi”, un pioniere del cabaret italiano ispirato al modello francese. Successivamente, con Svampa e Franca Mazzola, ha continuato a riscuotere successo, anche in TV, come nella celebre trasmissione RAI “Portobello”, che lo rese popolare a livello nazionale. Ha suonato e inciso dischi con vere e proprie icone del jazz mondiale, collaborando con giganti del calibro di Albert Nicholas, Joe Venuti, Bill Coleman, Teddy Wilson, Peanuts Hucko e molti altri. Ha anche collaborato con artisti del calibro di Rand Reinhart, Bucky Pizzarelli e Rebecca Kilgore, incidendo per la prestigiosa casa discografica Jazzology di New Orleans.
La sua versatilità lo ha portato a scrivere, insieme a Pupi Avati, la sceneggiatura del film “Bix”, presentato al Festival di Cannes nel 1991, curandone anche la colonna sonora. Ha preso parte a film indimenticabili come “Amarcord” di Federico Fellini e “Mussolini, ultimo atto” di Carlo Lizzani. Ha firmato colonne sonore per il cinema, come “Guerra di spie” di Duccio Tessari, e per il teatro, tra cui “Ti amo Maria” con Carlo Delle Piane e “Crimini del cuore” per la regia di Nanni Loy. A Roma, dove vive, è anche membro della Giuria del David di Donatello. Non solo: nel 2006, ha ricevuto il Golden Globe della Stampa Estera, un riconoscimento unico per un musicista jazz.
Ha condiviso la sua straordinaria esperienza in tre libri autobiografici: “Una vita in jazz… e non solo”, “Quando il Jazz aveva swing” (editi da Pantheon Editore) e il più recente “Amapola (Incontri)”, pubblicato nel 2022 da Bertoni Editore. Considerato l’unico chitarrista jazz italiano menzionato nel prestigioso volume “The Great Jazz Guitarists” di Scott Yanow, Patruno è una figura senza eguali.
Il 6 luglio, Lino Patruno offrirà molto più di un concerto con un’esperienza che unirà il virtuosismo musicale alla profondità di una vita dedicata all’arte. Per gli appassionati di musica, ma anche per chiunque desideri scoprire la storia e l’anima del jazz, questa serata a Trani è un vertice imperdibile della stagione artistica di Beltrani.
I biglietti, con opzioni per ogni esigenza, sono disponibili a 25,00 euro per la poltronissima numerata e 20,00 euro per il posto unico. È possibile acquistarli anche con Carta Docente, Carta della Cultura Giovani e del Merito. La vendita è attiva presso il botteghino di Palazzo delle Arti Beltrani (aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 16:00 alle ore 21:00, lunedì escluso) in via Beltrani 51 a Trani.
In alternativa, potete acquistarli comodamente online tramite il circuito Vivaticket al seguente link: Acquista Biglietti per Lino Patruno Jazz Show. Tutti i biglietti per gli eventi di Palazzo Beltrani sono disponibili sulla pagina dedicata di Vivaticket: Pagina Vivaticket Palazzo delle Arti Beltrani.
Per una maggiore comodità, è possibile prenotare anche via WhatsApp al numero +39 3923892767, dove troverete un catalogo completo degli spettacoli. La segreteria vi richiamerà per la conferma. Per conoscere tutti gli appuntamenti della stagione artistica 2025 di Palazzo delle Arti Beltrani, potete consultare la brochure digitale qui: Brochure Stagione Artistica 2025.
Informazioni utili:
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