Trani, L’anestesista “Assenteista” di fronte al GIP: “Ero stanco e stressato”

L’anestesista “Assenteista” di fronte al GIP: “Ero stanco e stressato”

Un medico di Bisceglie agli arresti domiciliari: timbrava il cartellino e poi tornava a casa. La sua difesa: “Ero stanco e stressato”

C’è chi al lavoro dà il massimo e chi, a quanto pare, interpreta il proprio impegno in modo… “creativo”. È il caso di Sante Alessandro Baccaro, un medico anestesista di 51 anni, in servizio presso l’ospedale Vittorio Emanuele II di Bisceglie. Arrestato mercoledì sera e posto ai domiciliari, il dottore è accusato di truffa aggravata e false attestazioni. Ieri, davanti al gip Lucia Anna Altamura, ha scelto la strategia del silenzio per le domande dirette, ma ha preferito offrire una sua singolare versione dei fatti

Di fronte al giudice e al pm Francesco Tosto, Baccaro ha rilasciato dichiarazioni spontanee che lasciano, diciamo, un certo margine di interpretazione. Il medico ha spiegato che la sua condotta non avrebbe affatto “creato difficoltà all’organizzazione dell’ospedale”. Come? Semplice: abitava nelle vicinanze, garantendo, a suo dire, una costante presenza in caso di emergenze. Una sorta di “telelavoro” ante litteram, ma con il comfort di casa propria. Inoltre, ha aggiunto di aver avuto spesso “l’esigenza di tornare a casa perché stanco e stressato”. Un sincero sfogo, forse, ma che stride con le responsabilità di un ruolo cruciale come quello di anestesista

L’arresto di Baccaro, scaturito dalle indagini della polizia di Trani, non è stato un fulmine a ciel sereno. Da novembre 2024, e per mesi, il medico avrebbe attuato un “modus operandi” piuttosto consolidato. Arrivava in ospedale, timbrava il cartellino delle presenze e, subito dopo, si allontanava dal reparto, spesso in moto. Questo schema si sarebbe ripetuto in particolare per i turni pomeridiani e notturni, notoriamente i più onerosi. La sera stessa del suo arresto, il dottore avrebbe dovuto essere in corsia, eppure era assente, nonostante avesse regolarmente attestato la sua presenza in servizio. Un tempismo quasi “perfetto” quello delle forze dell’ordine, che hanno colto in flagrante il medico fuori dall’ospedale

Nonostante il quadro accusatorio, la difesa di Baccaro, rappresentata dall’avvocato Angelo Scuderi, non si arrende. Il legale ha riferito che il suo cliente ha manifestato un “forte senso di frustrazione e resipiscenza”, ovvero un profondo dispiacere e pentimento per l’accaduto. Tuttavia, al momento, non è stata avanzata alcuna richiesta di attenuazione della misura cautelare. L’avvocato attende “ulteriori sviluppi anche in relazione a fatti nuovi che potrebbero attenuare le esigenze cautelari.” E il medico, ha concluso Scuderi, “esprime ancora una volta la massima fiducia verso la magistratura e le decisioni che saranno adottate dalla stessa”. Una fiducia nella giustizia che, si spera, potrà chiarire ogni aspetto di questa vicenda, tenendo conto delle esigenze di tutti, dai pazienti al personale ospedaliero.

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Elvira Zammarano

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