Bisceglie – L’Anestesista fantasma: Dalle sale operatorie… al divano di casa

Bisceglie e l’Anestesista fantasma

Un anestesista, Sante Alessandro Baccaro, finisce ai domiciliari. Geniale sistema per “lavorare” da remoto: timbra, sparisce e riappare giusto in tempo per il fine turno. Lo Stato ringrazia

C’è chi lavora sodo, chi si sacrifica per la salute pubblica, e poi c’è chi, evidentemente, ha una visione più “elastica” del concetto di presenza sul posto di lavoro. Il protagonista di questa brillante parabola è il dottor Sante Alessandro Baccaro, un anestesista di 50 anni in servizio presso l’ospedale di Bisceglie. Ebbene, il professionista non è finito agli onori della cronaca per un’operazione chirurgica da record, ma per qualcosa di ben più… “innovativo”: è stato messo ai domiciliari su ordine del GIP di Trani. Il motivo? Pare che la sua presenza in ospedale fosse un optional, a quanto emerge dalle accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato e false attestazioni. Chapeau.

Le indagini, partite da una “discreta” segnalazione nel novembre 2024, sono state condotte con la solita meticolosità dagli agenti del Commissariato di Trani. E cosa hanno scoperto gli investigatori? Che il dottor Baccaro aveva una routine a dir poco… efficiente. Specialmente durante i turni pomeridiani e notturni – quelli in cui magari un anestesista è un tantino più richiesto – il medico, dopo aver timbrato il cartellino e aver effettuato il “passaggio di consegne” con i colleghi, si dileguava dalla struttura. Per poi riapparire come per magia poco prima della fine del turno, giusto in tempo per la seconda timbratura. A meno che, ovviamente, non lo chiamassero in sala operatoria.

La Procura di Trani, con perspicacia ha pensato bene di approfondire. E così, tra servizi di osservazione, controllo e pedinamento, si è svelato il “genio” dell’assenteismo. Gli agenti hanno potuto ammirare il dottore che, dopo aver strisciato il suo badge con la stessa serietà di un impiegato modello, sgusciava via dall’ospedale a bordo della sua auto o moto. Direzione? Il suo appartamento, per un riposino, o forse per dedicarsi a hobby meno stressanti delle cure mediche. Per poi ripresentarsi in reparto a fine turno, esclusivamente per la timbratura. Insomma, un vero e proprio “lavoro da casa”, ma con la comodità dell’ospedale per le sole formalità.

Il professionista, “arrestato nella serata di ieri, 25 giugno”, si prepara ora ad affrontare l’interrogatorio di garanzia, avvenuto stamattina alle 11, davanti alla GIP del Tribunale di Trani, Lucia Anna Altamura. Anche ieri, nonostante avesse “attestato di essere in servizio”, pare fosse assente. Il suo difensore, l’avvocato Angelo Scuderi, ha dichiarato che il suo assistito è “molto provato”. L’avvocato confida “nella possibilità di chiarire quanto prima la sua posizione confidando nella leale contrapposizione dialettica con la Procura”. Sarà interessante vedere come si spiegheranno tutte quelle “pause caffè” prolungate.

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Bisceglie e l’Anestesista fantasma

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Elvira Zammarano

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