Trani: La cultura è Cittadinanza, un incontro che fa riflettere

A Trani la Cultura è Cittadinanza

Ledo Prato e Felice Di Lernia a Palazzo Beltrani per un dialogo urgente su diritti e futuro.

In un mondo che cambia velocemente, dove le crisi mondiali ci sfidano ogni giorno, la parola “cultura” può sembrare un lusso o, peggio, un concetto vuoto. Eppure, c’è chi la vede come una forza potente, capace di trasformare la società e renderci cittadini più consapevoli. Questa visione prenderà vita a Trani, nel cuore suggestivo di Palazzo delle Arti Beltrani, il prossimo 20 giugno.

Sarà un evento che ci invita a riflettere profondamente. Alle 20:30, la città pugliese accoglierà Ledo Prato, figura di spicco nel panorama delle politiche culturali italiane. Prato, anima instancabile dell’associazione Mecenate 90, presenterà il suo ultimo libro, “Cultura è cittadinanza. Esperienze pratiche e futuri possibili”, edito da Donzelli.

Il testo arriva in un momento cruciale: un’epoca di profonde fragilità, segnata da conflitti e emergenze ambientali e sociali. Prato, sollecitato dal dialogo con lo scrittore Paolo Di Paolo, non si limita a raccontare. Offre invece un appello sincero e appassionato: la cultura come fondamento per libertà, uguaglianza e responsabilità collettiva. È un invito a vederla come un vero e proprio “paradigma” per i cambiamenti sociali, la fonte stessa della speranza.

Il libro, quasi un manifesto personale, racchiude quarant’anni di impegno civile di Ledo Prato. Dall’attivismo sindacale nella complessa Napoli degli anni passati, fino al suo ruolo centrale in Mecenate 90, ha sempre lavorato per valorizzare il patrimonio culturale e i musei. Ma soprattutto, ha coltivato una visione: la cultura può generare diritti reali, opportunità di lavoro e un futuro concreto per tutti.

Prato non teme di porre domande scomode, ma essenziali: “Cosa impedisce all’Italia, con il suo immenso patrimonio, di essere leader nell’economia della conoscenza?” si chiede nel libro. La sua risposta è chiara, seppur amara: “la miopia di una classe politica e imprenditoriale che ha scelto la conservazione al posto del coraggio”. Non è forse vero che spesso si preferisce il noto al nuovo, anche a costo di frenare il progresso? Una provocazione costruttiva, che ci spinge a riflettere: cultura e politica devono tornare a collaborare, superando gli interessi di parte, investendo davvero nella crescita delle persone e delle comunità.

Il cuore del messaggio è limpido: “La cultura mette al centro la persona. Ma non può farlo da sola, ha bisogno della politica. Se non è così, è solo retorica”. Questa frase ci fa capire quanto sia cruciale un’alleanza virtuosa. Senso comune, o una verità spesso dimenticata?

A dialogare con Prato sarà l’antropologo Felice Di Lernia. Il loro confronto si preannuncia come un momento di profonda analisi, un vero e proprio “scavo antropologico e civile”. Riporterà la cultura al centro delle nostre vite e dei nostri territori, specialmente quelli che sembrano dimenticati. Il libro non è solo una ricostruzione personale, ma un invito aperto a tutti: a ripensare la cultura come coesione sociale, motore economico e radice identitaria. In fondo, la cittadinanza, come ricorda Prato, “non è un’etichetta burocratica: è un esercizio quotidiano di immaginazione e responsabilità”. Una lezione di vita, non solo un concetto accademico.

Sarà una serata per chi crede ancora nella speranza come un gesto potente, un vero atto culturale.

Informazioni utili:

Per ulteriori informazioni, visitare e seguire le piattaforme di informazione WideNews, disponibile al link https://www.widenews.it/ e la pagina Facebook https://www.facebook.com/WideNewsNotizieDalWebb.

A Trani la Cultura è Cittadinanza

Condividi su:
Foto dell'autore

Elvira Zammarano

Lascia un commento