Inquinamento nel Salento, discarica abusiva a Santa Cesarea Terme
Quattro denunce e sequestri: l’impegno delle Fiamme Gialle per la Tutela Ambientale in Puglia.
Immaginate un pezzo di terra, nel cuore del Salento, trasformato in una discarica illegale. Un luogo dove l’ambiente subisce un danno silenzioso, ma devastante. Fortunatamente, i finanzieri del Comando Provinciale di Lecce hanno inferto un duro colpo a un sistema di smaltimento illecito di rifiuti.
Quattro persone sono state denunciate, colte in flagrante, per aver messo a rischio l’ambiente e la salute pubblica. Tutto questo è accaduto nel territorio di Santa Cesarea Terme, un’area già sensibile e purtroppo spesso colpita da incendi.
L’indagine, condotta con attenzione dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Otranto, ha svelato un meccanismo consolidato. Un gruppo di individui sversava e bruciava in modo sistematico rifiuti di ogni genere. Dagli scarti urbani a quelli speciali, spesso provenienti dallo sgombero di case e magazzini, tutto finiva lì e senza alcuna autorizzazione.
Questa pratica scellerata non solo deturpava il paesaggio magnifico, ma creava anche un pericolo tangibile, specie per chi vive nelle vicinanze. Si parla infatti di incendi violenti che, purtroppo, hanno già in passato devastato l’intera area.
Questi soggetti, incuranti dei rischi per l’incolumità pubblica, trasportavano, accumulavano e poi bruciavano i rifiuti. Un terreno agricolo del Comune era stato scelto per le loro attività illecite, diventando così un “presidio sovente interessato da incendi violenti”.
L’intervento dei finanzieri ha messo fine a questa spirale di illegalità. Al termine dell’attività investigativa, come anticipato, quattro individui sono stati denunciati a piede libero. Le Fiamme Gialle hanno anche sequestrato i “ferri del mestiere”: un mezzo impiegato per il trasporto e un’ampia area agricola di oltre mille metri quadrati, diventata una vera e propria discarica a cielo aperto, un oltraggio all’ambiente.
Ma l’inchiesta non si ferma qui. Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali irregolarità fiscali. Si valuterà anche l’ammontare dell’ecotassa dovuta. Ricordiamo che questa imposta si basa su un principio chiaro e semplice: “chi inquina paga”. Un concetto fondamentale per la giustizia ambientale.
È fondamentale precisare, tuttavia, che il procedimento penale si trova ancora nella fase delle indagini preliminari. La responsabilità di questi indagati sarà considerata definitiva solo dopo una sentenza irrevocabile di condanna.
Questa operazione non è un caso isolato. Si inserisce in un quadro di collaborazione più ampio. È il frutto dell’Accordo Quadro tra la Guardia di Finanza, la Regione Puglia, l’A.R.P.A. Puglia e altri partner istituzionali. Un’alleanza che dimostra l’impegno costante delle Fiamme Gialle a tutela dell’ambiente. Difendere il nostro patrimonio comune è una priorità assoluta per le forze dell’ordine e per le istituzioni.
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Inquinamento nel Salento, discarica abusiva a Santa Cesarea Terme