Al via la Class Action di Codici contro MSC Orchestra
Un problema tecnico inaspettato ha trasformato la tanto attesa crociera a bordo della MSC Orchestra in un vero e proprio incubo per centinaia di viaggiatori. L’incidente, avvenuto la notte del 2 giugno mentre la nave si avvicinava alla Corsica, diretto verso Genova, ha innescato una reazione a catena di cancellazioni e modifiche di itinerari, lasciando a terra o con piani stravolti chi sognava una vacanza in mare. Di fronte a questa situazione, l’associazione per la tutela dei consumatori Codici non è rimasta a guardare e ha annunciato l’avvio di una class action contro MSC Crociere.
“Fumo” nella sala macchine: Allarme a bordo
Il fulcro del problema risiede in un guasto tecnico verificatosi nella sala macchine della MSC Orchestra. Si parla di un “principio di incendio” con sprigionamento di fumo, che ha giustamente fatto scattare l’allarme tra i passeggeri. Fortunatamente, come sottolineato da Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, “È importante che non ci siano state gravi conseguenze, perché la sicurezza viene prima di tutto”. Questo aspetto è cruciale: la compagnia, in quel frangente, sembra aver agito per evitare il peggio. Ma il dopo? E qui la questione si complica.
Offerte “Unilaterali” e Diritti calpestati: La posizione di Codici
Se la sicurezza a bordo è stata garantita, lo stesso non si può dire per il trattamento riservato ai crocieristi rimasti a terra o con i piani sconvolti. Stefano Gallotta, avvocato di Codici, non usa mezzi termini: “Se la compagnia sembra aver operato bene per evitare il peggio, non possiamo dire altrettanto per il trattamento riservato ai crocieristi”.
MSC Crociere, a seguito della cancellazione della crociera del 3 giugno 2025 e delle successive partenze, ha proposto ai passeggeri il rimborso del prezzo del biglietto e un voucher per una futura crociera, da utilizzare entro un anno. A questo si aggiunge un rimborso “limitato” per spese accessorie come hotel e pasti, con tetti massimi prestabiliti. Per Codici, queste proposte sono inaccettabili. Perché? “Queste proposte violano il contratto e la normativa vigente”, spiega Gallotta.
L’associazione si prepara a inviare una diffida inibitoria e collettiva per tutelare i diritti di chi ha visto la propria vacanza andare in ‘fumo’. La richiesta è chiara e diretta: “Chiediamo il rimborso integrale e il pagamento della penale del 100% in denaro entro 14 giorni dalla data della cancellazione, oltre al risarcimento del danno da vacanza rovinata proporzionato al pregiudizio subito e ad un indennizzo aggiuntivo per la violazione dei doveri informativi e contrattuali ai sensi del Codice del Consumo”.
È una posizione forte, che mira a ristabilire un equilibrio tra i diritti dei viaggiatori e le proposte delle compagnie. “È inaccettabile che i diritti dei viaggiatori vengano compressi con offerte unilaterali e condizioni ancora una volta peggiorative rispetto a quanto previsto dalla legge e dal contratto”, ribadisce l’avvocato.
Come partecipare alla Class Action
Per tutti i viaggiatori che si sono trovati coinvolti in questa spiacevole vicenda, Codici ha aperto le porte per partecipare alla class action. È possibile contattare l’associazione telefonicamente al numero 065571996, inviando un messaggio WhatsApp al 3384804415 o scrivendo un’e-mail a segreteria.sportello@codici.org.
La battaglia di Codici è appena iniziata, e l’esito di questa class action potrebbe segnare un precedente importante per tutti i futuri viaggiatori.
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