La memoria prende vita con Foggia 900
Foggia sta facendo passi avanti importanti nel recupero della sua storia recente.
Giovedì 28 maggio si è tenuto, presso l’Aula Alta Formazione del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, il terzo laboratorio del percorso partecipativo “Foggia 900“. Promosso dall’Università in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia, questo incontro rientra nella seconda fase del progetto, significativamente intitolata “fare memoria“.
L’obiettivo principale del laboratorio è quello di mappare in modo collaborativo i patrimoni culturali, sia materiali che immateriali, del territorio foggiano. Il focus specifico è il periodo che va dal ventennio fascista al secondo dopoguerra. Un momento storico cruciale per capire l’identità della città.
I partecipanti – provenienti da associazioni, istituzioni, scuole e semplici cittadini – hanno avuto l’opportunità di usare l’app ARCHEO900. Uno strumento digitale, innovativo e intuitivo, creato per raccogliere, valorizzare e rendere accessibili i contenuti e le memorie condivise. L’App si basa sulla piattaforma Cityopensource, che permette a chiunque di realizzare progetti di “digital storytelling”. In pratica, è possibile localizzare foto, video e audio su mappe interattive, creando un racconto collettivo della città.
Durante il laboratorio, ciascuno ha potuto caricare direttamente i propri materiali digitali sulle mappe collaborative. Questo ha permesso di costruire un archivio collettivo e dinamico della memoria cittadina. Immaginate: ogni cittadino diventa custode e narratore della storia di Foggia.
Il laboratorio segue la fase introduttiva del progetto, “fare comunità”, che si è conclusa ad aprile. “Foggia 900” entra ora nella sua fase finale, denominata “fare cambiamento“. Questa si articolerà in tre incontri tra giugno e luglio. Qual è l’obiettivo? Elaborare i risultati di questa mappatura collaborativa. Ma non solo. Il fine ultimo è la stesura di un documento guida per un nuovo modello di welfare culturale urbano. Questo significa che la memoria storica non sarà solo conservata, ma diventerà la base per costruire un futuro culturale più inclusivo e partecipato per Foggia. Un’iniziativa concreta che dimostra come la storia possa servire a plasmare il domani.
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