Giro d’Italia movimentato
Tappa 14 al danese Asgreen, ma è la caduta dei big a Gorizia a riscrivere gli equilibri della corsa rosa.
Kasper Asgreen, il danese della Ef Easypost già vincitore sul pavé delle Fiandre nel 2021 contro Van der Poel, ha sferrato oggi un colpo da maestro al Giro d’Italia, aggiudicandosi la quattordicesima tappa. Ma l’esito della frazione Gorizia-Gorizia, disegnata tra Italia e Slovenia, si è rivelato ben più determinante per le sorti della classifica generale di quanto si potesse immaginare alla partenza.
Dopo una fuga coraggiosa iniziata nel circuito sloveno e proseguita nel complicato tracciato transfrontaliero, Asgreen ha piazzato l’attacco decisivo a soli 6 chilometri dal traguardo. Una mossa audace, che gli ha permesso di resistere al ritorno del gruppo maglia rosa, guidato da un determinato Isaac Del Toro.
Tuttavia, il vero colpo di scena si è consumato a 23 chilometri dall’arrivo. Una caduta di proporzioni notevoli ha coinvolto i principali contendenti alla vittoria finale. Mentre alcuni, come Del Toro e Simon Yates, sono riusciti a rialzarsi rapidamente, altri hanno subito conseguenze più serie. In particolare, Giulio Ciccone ha riportato un forte impatto contro un marciapiede, compromettendo irrimediabilmente le sue ambizioni di classifica. “Una vera doccia fredda per il team,” ha commentato un portavoce della squadra.
Asgreen, intanto, volava verso il successo, conquistando una delle tappe più emozionanti e drammatiche di questa edizione della corsa rosa. Un trionfo che vale doppio per la Ef Easypost, già a segno con Carapaz. Alle spalle del danese, a 17 secondi, sono giunti Groves, Koij, la maglia rosa Del Toro e Simon Yates. Il gruppo di Roglic, Bernal e Ayuso ha accusato un ritardo di 1’04”, mentre Tiberi ha perso 2 minuti.
La nuova classifica generale vede ora Isaac Del Toro saldamente al comando, con un vantaggio di 1’20” su Simon Yates. Ayuso insegue a 1’26”, mentre Carapaz si attesta a 2’07”. Roglic paga dazio con un ritardo di 2’23”, precedendo Caruso (2’55”) e Tiberi (3’02”). Bernal è ottavo a 3’38”. La domanda sorge spontanea: la caduta di Gorizia ha segnato un punto di non ritorno nella lotta per la maglia rosa?
La tappa, dedicata alle due città capitali europee della cultura nel 2025, ha offerto uno spettacolo intenso, confermando come il Giro d’Italia sia una corsa imprevedibile e ricca di colpi di scena.
Per ulteriori informazioni, visitare e seguire le piattaforme di informazione WideNews, disponibile al link https://www.widenews.it/ e la pagina Facebook https://www.facebook.com/WideNewsNotizieDalWebb.
Giro d’Italia movimentato