Fotovoltaico in Puglia: CIA lancia l’allarme a Emiliano per salvare l’agricoltura

Fotovoltaico in Puglia, il no di Cia e l’intervento di Emiliano

Il presidente di CIA Puglia, Gennaro Sicolo, ha incontrato Michele Emiliano per chiedere lo stop all’espansione indiscriminata del fotovoltaico sui terreni agricoli, denunciando lo “scempio”.

La CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha alzato la voce. L’associazione ha consegnato a Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, una proposta che punta a modificare l’attuale normativa sulle autorizzazioni per nuovi impianti fotovoltaici. L’obiettivo? Impedire che l’espansione dei pannelli solari sottragga migliaia di ettari di prezioso terreno agricolo produttivo, una risorsa vitale per la regione. L’incontro, organizzato proprio da CIA Puglia, si è svolto ieri, mercoledì 21 maggio 2025, nella sede di Finoliva Global Service S.p.A. a Bitonto.

La proposta si fonda su tre pilastri principali: il suolo agricolo produttivo deve essere considerato un bene comune da preservare e utilizzare per le colture. La realizzazione di nuovi impianti dovrebbe essere riservata a zone industriali, cave dismesse e tetti di edifici pubblici. Infine, l’utilizzo di suoli agricoli per il fotovoltaico dovrebbe essere limitato ai terreni incolti da almeno cinque anni. La CIA Puglia chiede inoltre che le amministrazioni locali possano finalmente esprimere un parere vincolante nel processo autorizzativo, tutelando così le specificità e le vocazioni del proprio territorio, evitando concessioni in aree giudicate non idonee.

Il grido degli agricoltori

Gennaro Sicolo, presidente di CIA Agricoltori Italiani di Puglia, non ha usato giri di parole per esprimere la sua preoccupazione. “È l’olivo a campeggiare nel logo della Regione Puglia”, ha affermato Sicolo, in un’immagine forte che evoca il paradosso della situazione attuale. “Se si continuano a estirpare interi oliveti per far spazio al fotovoltaico, come è successo a Bitonto, tanto vale cambiare il logo e inserire una distesa di pannelli neri al posto dell’olivo. È assurdo, paradossale, che nella patria dell’olivicoltura italiana, succedano cose simili”. Sicolo ha sottolineato la necessità di una normativa differente per le autorizzazioni, che tenga conto del valore e delle vocazioni del territorio, proteggendo il bene primario della produzione agricola e agroalimentare. “Non facciamoci colonizzare da chi sventra i nostri territori per interessi che risiedono spesso a migliaia di chilometri di distanza. Difendiamo la Puglia”, ha concluso con un appello accorato. La proposta è stata elaborata da Massimo Fragassi, responsabile dell’Ufficio Legislativo Cia Puglia.

Durante l’incontro, Sicolo ha anche toccato altre questioni pressanti per il settore agricolo pugliese. Ha richiamato l’attenzione sull’avanzamento della Xylella, che ormai interessa anche la provincia di Barletta-Andria-Trani. Ha poi denunciato il tracollo delle quotazioni del grano duro, evidenziando come le manovre speculative stiano costringendo i cerealicoltori a produrre in perdita.

“L’agricoltura pugliese sta vivendo un momento estremamente delicato”, ha dichiarato Sicolo, tracciando un quadro complesso. Ha parlato di una serie di problemi che erodono la redditività delle aziende agricole, incidono sull’export e sul riconoscimento del giusto valore ai prodotti pugliesi. Tra le sfide, non ci sono solo i dazi, ma anche le carenze del sistema idrico irriguo, l’avanzamento della Xylella, l’aumento dei costi di produzione a fronte del crollo dei prezzi di diverse materie prime, e l’inderogabile necessità di una Politica Agricola Comune (PAC) che tuteli e valorizzi il lavoro degli agricoltori come custodi della terra e motore per la rinascita delle aree interne.

Le rassicurazioni del Presidente Emiliano

Michele Emiliano, ricevendo la proposta di CIA, ha assunto un preciso impegno: studiare tutte le possibili soluzioni, confrontandosi anche con il governo nazionale e l’Unione Europea, per tutelare il patrimonio ambientale e agricolo pugliese dall’invasione massiva degli impianti fotovoltaici su terreni agricoli. Ha inoltre spiegato agli agricoltori che ritiene necessario approvare con urgenza il decreto sulle aree idonee, un passo fondamentale per regolamentare la materia.

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Elvira Zammarano

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