Foggia Calcio, l’intervento della Commissione parlamentare antimafia
Forte presa di posizione di Filippo Melchiorre (FdI) sull’amministrazione giudiziaria del Foggia Calcio, con un appello a controlli più stringenti e a una cultura sportiva sana.
Il senatore barese di Fratelli d’Italia, Filippo Melchiorre, membro di spicco del Comitato sulle Infiltrazioni mafiose nelle competizioni sportive della Commissione parlamentare antimafia, ha espresso con fermezza il suo pensiero sull’operazione che ha portato all’amministrazione giudiziaria del Calcio Foggia 1920. Per Melchiorre, l’azione della Polizia di Stato, culminata anche nell’arresto di quattro individui accusati di tentata estorsione ai danni del presidente e nell’applicazione di 52 Daspo “fuori contesto”, rappresenta una svolta cruciale, sebbene intrisa di amarezza.
Con decisione, il Senatore ha evidenziato la natura inedita di tale provvedimento per una società calcistica professionistica, sottolineando come gli arresti e il numero elevato di Daspo siano la prova tangibile di una problematica seria e radicata. A suo parere, questi eventi non fanno altro che confermare una tendenza inquietante: il mondo dello sport è divenuto un’area vulnerabile alle ingerenze della criminalità organizzata, richiedendo una risposta unitaria e inflessibile da parte delle istituzioni.
Melchiorre non ha esitato a rivolgere un plauso convinto alla Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, alla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, alla Procura della Repubblica di Foggia, al Tribunale di Bari e alla Questura di Foggia, per il “lavoro investigativo e giudiziario di elevato livello” che ha reso possibile questo risultato significativo. Nella sua analisi, questa “azione corale” testimonia l’efficacia di una sinergia istituzionale determinata a sradicare la criminalità organizzata, anche quando questa cerca rifugio dietro la facciata dello sport.
Con lucidità, Melchiorre ha poi posto l’accento sulle motivazioni che spingono la malavita a infiltrarsi nel calcio: “È evidente – ha affermato – che la criminalità organizzata considera il calcio uno strumento per il controllo del territorio, per il riciclaggio e per l’intimidazione.” Il senatore è stato categorico: chiunque nutra l’illusione di poter manipolare le tifoserie o le società sportive per scopi estorsivi deve comprendere che lo Stato non arretrerà di un passo.
È qui che l’intervento di Melchiorre si fa più incisivo, chiamando in causa direttamente la politica: “La politica deve fare la sua parte.” Per il rappresentante di Fratelli d’Italia, è imprescindibile intensificare i controlli e le misure di prevenzione, introducendo normative più stringenti in materia di trasparenza societaria e sui legami potenzialmente pericolosi tra dirigenti sportivi e ambienti criminali. Ma l’azione legislativa non è l’unico strumento. Melchiorre ha insistito sulla necessità di un “cambio di mentalità” profondo: lo sport incarna valori di educazione e legalità e non può tollerare di trasformarsi in una zona d’ombra dove l’illegalità prospera indisturbata. La sua priorità è chiara: tutelare i veri appassionati, le famiglie e soprattutto i giovani che continuano a credere in uno sport pulito e autentico.
Con la sua presa di posizione risoluta, il Senatore Melchiorre si pone come un fervente difensore di uno sport libero da condizionamenti criminali, auspicando un impegno congiunto per preservarne l’etica e l’integrità.
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Foggia Calcio, l’intervento della Commissione parlamentare antimafia