Barletta – Congelato il sostegno ABA per l’autismo, il deciso J’accuse di Tupputi (Assomeda): “Impegni disattesi, genitori allo sbando”

Congelato il sostegno ABA per l’autismo, la denuncia di Vito Tupputi di Assomeda

Barletta epicentro del malcontento per i mancati trasferimenti regionali destinati a trattamenti essenziali per i minori con spettro autistico.

Un’ondata di scontento si diffonde da Barletta all’intera regione pugliese. A farsi interprete di questa crescente esasperazione è Vito Tupputi, influente esponente del consiglio comunale e presidente di Assomeda, un’organizzazione votata all’inclusione e alla salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità. La sua requisitoria stigmatizza i procrastinati versamenti regionali concernenti le terapie ABA (Analisi Comportamentale Applicata) per l’esercizio 2024.

“È semplicemente inammissibile – sbotta Tupputi con veemenza – che, alle soglie di giugno 2025, i nuclei familiari pugliesi si trovino ancora prigionieri di una logorante attesa per risorse finanziarie relative all’anno antecedente. L’amministrazione regionale ha un’obbligazione inderogabile: ottemperare alle promesse formulate a coloro che quotidianamente fronteggiano la complessità dell’autismo”.

Nel mirino del rappresentante di Assomeda figura il sussidio annuale, sancito dall’articolo 72 della Legge Regionale n. 32/2022 e disciplinato dalla Determinazione Giuntale n. 1584 del 25 novembre 2024. Tale provvedimento, concepito per alleviare il peso economico gravante sulle famiglie con figli affetti da disturbi dello spettro autistico, mira a coprire i costi di interventi basati su metodologie convalidata dalla scienza, inclusa la prassi ABA, anche qualora dispensati da centri privati non ancora convenzionati con il sistema sanitario regionale.

Tuttavia, tra gli annunci altisonanti e l’assicurazione di una burocrazia snellita, si palesa una realtà ben dissimile. “Nonostante le rassicurazioni promananti dall’ente regionale – chiosa Tupputi con amarezza – oltre trecento famiglie della provincia BAT (Barletta-Andria-Trani) versano tuttora in uno stato di sospensione, attendendo il dovuto ristoro per trattamenti che i loro figli hanno già fruito e per i quali hanno prodotto documentazione completa. Una congiuntura che non solo si traduce in serie difficoltà pecuniarie per tali famiglie, sovente gravate da notevoli sacrifici, ma rischia di pregiudicare la stabilità e l’efficacia dei percorsi terapeutici intrapresi dai minori.”

Assomeda lancia un segnale d’allarme che trascende i confini comunali, evidenziando come il blocco dei pagamenti stia interessando un cospicuo numero di municipalità sparse per la Puglia. Ciò si verifica paradossalmente a dispetto di una dotazione finanziaria regionale di 4,5 milioni di euro per l’anno 2025, fondi che, a quanto pare, rimangono inspiegabilmente paralizzati a causa della mancata liquidazione delle risorse relative all’annualità pregressa.

“I nuclei familiari non possono essere abbandonati al loro destino di fronte a tale emergenza – incalza Tupputi con decisione. La normativa regionale è chiara, le risorse sono disponibili dal luglio scorso. A questo punto, ciò che difetta è una seria assunzione di responsabilità amministrativa e la definizione di scadenze certe per lo sblocco di queste erogazioni vitali. Chi quotidianamente si confronta con la peculiare realtà dell’autismo non può permettersi il lusso di un’attesa sine die”.

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Elvira Zammarano

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