Trani – Indagine Stolen II: Auto rubate e riciclaggio, filiera smantellata a Cerignola , decine di ‘Operai’ al soldo del crimine

La Procura di Trani con l’ indagine Stolen II svela una complessa filiera dedita al furto e al riciclaggio di veicoli, con basi operative tra Cerignola e la provincia BAT, e un vero e proprio “esercito” di collaboratori retribuiti per ogni fase dell’attività illecita.

Un’autentica “industria del crimine” dedita al furto e al riciclaggio di automezzi è stata disarticolata grazie alla meticolosa indagine “Stolen II”, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Andria, in sinergia con lo Sco, la Questura di Foggia e il commissariato di Cerignola, sotto il coordinamento della Procura di Trani. L’operazione, che rappresenta la prosecuzione di un’analoga inchiesta del giugno precedente culminata in 26 misure cautelari, ha portato all’arresto di 25 persone, di cui 24 residenti a Cerignola e una senza fissa dimora, tutte accusate, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al furto, al riciclaggio e alla ricettazione di autovetture e furgoni.

Le indagini hanno permesso di ricostruire una filiera criminale ben strutturata, con epicentri operativi a Cerignola e nella provincia di Barletta-Andria-Trani. Secondo gli inquirenti, l’organizzazione era in grado di sottrarre automezzi in un lasso di tempo sorprendentemente breve, grazie all’impiego di svariate squadre – si parla di almeno venti – capaci di agire simultaneamente e di far sparire anche sette veicoli al giorno. I mezzi rubati venivano poi trasferiti in due autorimesse situate a Cerignola, per essere successivamente smembrati in aperta campagna. I pezzi di ricambio così ottenuti venivano accuratamente recuperati e destinati alla vendita all’ingrosso, alimentando un mercato nero particolarmente florido.

Il procuratore di Trani, Renato Nitti, ha descritto l’attività smantellata come una vera e propria “industria del crimine”, evidenziando la presenza di una “quantità di lavoratori che stabilmente è assoldata sapendo di dover percepire una remunerazione in base a ciò che fa: fai il conducente di un mezzo che deve trasferire i pezzi rubati? Sono previsti 100-150 euro”. Nitti ha inoltre precisato come le indagini abbiano permesso di “ricostruire l’intera filiera: dal furto, al trasferimento dei veicoli in due autorimesse di Cerignola, e il loro smontaggio che avveniva nel circondario di Trani. I pezzi ottenuti dalla cannibalizzazione delle auto venivano imballati per poi essere spediti anche all’estero”. Per eludere le investigazioni, il gruppo criminale utilizzava utenze telefoniche “citofoniche, quindi usa e getta, cancellazione dei messaggi e altri strumenti che hanno reso difficili le indagini”, ha aggiunto il capo della Procura, sottolineando come “il livello investigativo è stato all’altezza” di tali accorgimenti.

L’attività investigativa non è stata priva di rischi per gli inquirenti, come ha evidenziato il questore della Bat, Alfredo Fabbrocini, riferendo di “quattro poliziotti rimasti feriti dopo uno speronamento nel corso di un tentativo di fuga a seguito di una perquisizione”. Fabbrocini ha poi sottolineato l’impegno delle forze dell’ordine contro questo tipo di reato, in crescita a livello nazionale, evidenziando come, in questo contesto specifico, si sia assistito a un’inversione di tendenza grazie alle operazioni condotte: “Nove mesi fa abbiamo indagato 32 persone con 26 misure cautelari, altre 25 sono finite in manette oggi, un’altra trentina arrestata in flagranza: numeri che testimoniano l’impegno contro uno dei reati che a livello nazionale è in crescita. Qui, invece, è l’unico che ha invertito la tendenza”.

Per ulteriori informazioni, visitare e seguire le piattaforme di informazione WideNews, disponibile al link https://www.widenews.it/ e la pagina Facebook https://www.facebook.com/WideNewsNotizieDalWebb.

Condividi su:
Foto dell'autore

Elvira Zammarano

Lascia un commento