Tifoso picchiato davanti al figlio
Lo sport è e deve continuare ad essere l’amico dei bambini.
Video shock riprende pestaggio di un padre che voleva recuperare lo zaino del figlio. Il bimbo piange disperato mentre l’uomo viene aggredito.
Una scena di inaudita violenza, avvenuta in pieno giorno e davanti agli occhi innocenti di un bambino disperato, scuote lo sport barese. L’episodio si è verificato ieri, domenica 5 maggio 2025, all’esterno dello stadio San Nicola, teatro della partita di calcio Bari e Pisa (terminata 1-0 per i padroni di casa). Quanto accaduto è stato immortalato in un video che è diventato virale sui social media, suscitando sconcerto e indignazione.
Le immagini, di forte impatto, mostrano un uomo mentre viene aggredito e picchiato selvaggiamente da diverse altre persone. La scena, di per sé brutale, assume contorni ancora più drammatici per la presenza del piccolo. Il bimbo, a quanto si apprende figlio dell’uomo aggredito, appare sconvolto e piange disperato mentre assiste impotente al pestaggio del padre. Alcuni dei presenti intervengono per allontanarlo dalla zona, prendendolo in braccio per metterlo al sicuro, in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine che giungono sul posto per porre fine all’aggressione.
Il contesto in cui è maturato il grave episodio è quello della contestazione messa in atto da una frangia della tifoseria organizzata del Bari, gli ultras. La protesta, rumorosa e plateale, era iniziata intorno al 25esimo minuto del primo tempo della partita. Gli ultras avevano abbandonato la Curva Nord dello stadio e si erano radunati all’esterno dell’impianto sportivo per manifestare il loro dissenso.
Secondo le prime informazioni disponibili, la ragione scatenante del violento pestaggio sarebbe legata a un motivo innocente, ma sufficiente a scatenare la furia degli aggressori accecati dal clima di tensione. L’uomo aggredito, anch’egli tifoso del Bari, avrebbe manifestato l’intenzione di voler rientrare nello stadio, superando di fatto il “cordone” della protesta, per recuperare lo zainetto dimenticato dal figlio. Una richiesta che, inspiegabilmente, avrebbe provocato la reazione violenta da parte di altri sostenitori biancorossi presenti all’esterno.
Quanto testimoniato dal video e dalle prime ricostruzioni evidenzia non solo la brutalità del gesto, ma soprattutto la sua inaccettabilità in un contesto civile e, in particolare, per essere avvenuto in presenza di un minore. La violenza fisica, gratuita e apparentemente scaturita da un banale gesto – forse anche legittimo – , è ancor più condannabile perché si è consumata sotto gli occhi di un bambino piccolo, costretto ad assistere disperato e in lacrime al pestaggio del proprio padre. La presenza di minori negli stadi o nelle aree adiacenti dovrebbe imporre un livello di controllo e civiltà maggiore da parte di tutti. L’episodio getta una luce sinistra sulle dinamiche interne a certe frange del tifo organizzato, dove il dissenso o la frustrazione possono degenerare in violenza pura e immotivata anche contro chi condivide la stessa passione sportiva, per ragioni che appaiono del tutto sproporzionate rispetto alla reazione scatenata. L’ampia diffusione del video, in questo caso, ha il merito di aver portato alla luce un fatto grave che richiede una risposta ferma da parte delle autorità per identificare e perseguire i responsabili. Lo sport è e deve continuare ad essere l’amico dei bambini.
Le forze dell’ordine, giunte sul posto durante l’aggressione, sono intervenute per sedare gli animi e fermare la violenza. Sull’accaduto è prevedibile che venga avviata un’indagine approfondita per identificare tutti i partecipanti al pestaggio e chiarire ogni aspetto della vicenda, garantendo giustizia per la vittima e suo figlio.
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Tifoso picchiato davanti al figlio