Dramma a Bari: Poliziotto si toglie la vita dopo una lite con la madre. Per ore barricato in casa

Poliziotto 51enne si suicida dopo una lite con la madre

Dramma nel Barese: un poliziotto 51enne è morto suicida nella sua abitazione dopo una lite con la madre . L’uomo si era chiuso in casa. Le indagini sono in corso.

Un evento tragico ha scosso la serenità di un quartiere residenziale di Bari. Un ispettore della Polizia di Stato, un uomo di 51 anni in servizio presso un commissariato in provincia, ha compiuto un gesto estremo, ponendo fine alla sua esistenza. L’agente si è sparato con la sua arma di servizio all’interno del proprio appartamento.

La catena di eventi che ha portato a questo epilogo ha preso avvio da un acceso diverbio familiare avvenuto nelle ore precedenti. Già nel pomeriggio di sabato 3 maggio, la tensione era alta: l’ispettore aveva avuto una discussione animata con il fratello, anch’egli appartenente alle forze dell’ordine. Lo scontro si era fatto così intenso da richiedere l’intervento dei Carabinieri, che erano riusciti a impedire ulteriori complicazioni. La madre dei due, profondamente turbata dalla lite, aveva accusato un malore ed era stata accompagnata al pronto soccorso del Policlinico, venendo poi dimessa nel giro di poche ore poiché le sue condizioni non destavano preoccupazione.

Stamattina, tuttavia, la tensione è nuovamente esplosa. Un ulteriore alterco è divampato tra l’ispettore e la madre, portando a un rapido precipitare della situazione. Accecato dall’agitazione e armato, l’agente si è barricato in casa, trattenendo con sè la donna, impedendole di uscire per un considerevole lasso di tempo.

La madre, però, è riuscita a cogliere un attimo di distrazione del figlio ed è scappata dall’appartamento, situato al quarto piano di un edificio in viale delle Murge, a poca distanza dal Policlinico. Una volta fuori, ha immediatamente chiesto aiuto.

Intorno alle 10:00, la chiamata al Numero Unico di Emergenza 112 ha fatto scattare l’allarme. Immediatamente, diverse pattuglie di pronto intervento e agenti delle volanti sono confluite sul posto. Si sono uniti a loro il personale della Polizia Scientifica per i rilievi, un’ambulanza del 118, squadre dei Vigili del Fuoco e quattro mediatori appositamente formati dalla Questura di Bari per gestire le crisi.

Per oltre un’ora, gli specialisti hanno cercato di stabilire un contatto con il poliziotto asserragliato. Il loro intento era avviare una conversazione, persuaderlo a desistere e convincerlo a uscire dall’abitazione. Purtroppo, l’uomo ha respinto ogni tentativo di dialogo, rendendo ogni sforzo di mediazione inutile.

Dopo le 11:30, di fronte al persistente muro di silenzio e alla mancata risposta, è stato autorizzato l’intervento forzato. Agenti specializzati nel superamento di ostacoli si sono calati dal tetto dell’edificio e hanno fatto accesso all’appartamento. La scena che si è presentata ai loro occhi era, purtroppo, quella che si temeva: l’ispettore era riverso sul letto, privo di vita. Accanto a sé giaceva la sua arma di servizio.

La magistratura ha prontamente avviato un’inchiesta sull’accaduto. La Procura della Repubblica di Bari ha aperto un fascicolo per ricostruire con precisione lo svolgimento dei fatti che hanno condotto a questo tragico epilogo. Si ipotizza, infatti, che sul gesto possano aver influito anche elementi legati alla sfera privata e psicologica dell’uomo. Le indagini sono in corso per fare piena luce sulla vicenda.

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Elvira Zammarano

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