Aeroporti Puglia: Dubbi sui titoli, Carmela Fiorella si dimette

Verifiche titoli Aeroporti Puglia

La società aeroportuale indaga sulle qualifiche della responsabile HR.

Una densa nube di interrogativi cala sulla nomina della dirigente del personale presso Aeroporti di Puglia, culminata con l’improvvisa decisione della professionista di lasciare l’incarico. La scelta, motivata ufficialmente da ragioni personali e dalla volontà di proteggere la propria famiglia, giunge in un momento di crescente attenzione mediatica e verifiche interne in merito alla validità del percorso accademico dichiarato per l’accesso al ruolo.

Le perplessità, inizialmente sollevate dagli organi di stampa, riguardano la natura del titolo universitario posseduto dalla dirigente, una laurea specialistica in economia e management che, secondo alcune ricostruzioni, presenterebbe delle anomalie temporali nella data di conseguimento e nella figura del rettore firmatario della pergamena. L’Università di Bari, interpellata sulla questione, ha confermato di aver avviato ulteriori accertamenti per fare piena luce sulla vicenda.

La gravità della situazione risiede nel fatto che un’eventuale conferma della falsità del titolo di studio comporterebbe implicazioni legali significative, dalle quali le dimissioni non potrebbero esimere la diretta interessata. Il bando di concorso per la posizione dirigenziale in Aeroporti di Puglia richiedeva il possesso di una laurea specifica, con un punteggio minimo di 106/110, requisiti sui quali la dirigente, pur sollecitata a fornire chiarimenti, ha preferito mantenere il riserbo.

Parallelamente ai dubbi sul titolo accademico, emergono interrogativi anche in merito all’esperienza professionale pregressa, elemento cruciale per l’assegnazione di un incarico con una retribuzione annua lorda di circa 80.000 euro. Nonostante la richiesta di documentazione comprovante l’esperienza lavorativa, sembrerebbe non esserci traccia agli atti di tali verifiche preliminari, né di riscontri sulle autocertificazioni presentate dalla dirigente.

La direzione di Aeroporti di Puglia, consapevole della delicatezza della situazione, ha comunicato di aver internamente attivato le procedure necessarie per la verifica della documentazione presentata in fase di candidatura. Il presidente della società aeroportuale, Antonio Vasile, ha inoltre formalmente segnalato il caso all’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) e ha richiesto un riscontro ufficiale all’Università di Bari sulla veridicità della pergamena di laurea. Anche il collegio sindacale e la Regione Puglia hanno espresso la necessità di fare chiarezza sull’intera procedura concorsuale.

Il governatore regionale, Michele Emiliano, insieme al dirigente dell’Anticorruzione, Roberto Venneri, hanno dichiarato in una nota congiunta l’avvio di ulteriori verifiche da parte della Regione, riservandosi di intraprendere le azioni opportune qualora emergessero elementi di rilevanza.

Nostante la società Aeroporti di Puglia abbia fornito la documentazione relativa al concorso, in linea con i principi di trasparenza, resta aperto il dibattito sull’opportunità di effettuare controlli più approfonditi sui requisiti dei candidati prima della loro effettiva assunzione, come previsto dalla normativa vigente per le società a controllo pubblico.

La vicenda getta una luce critica sulla gestione del processo di selezione, considerando che la commissione esaminatrice, pur avendo escluso altri candidati per difformità formali nelle autocertificazioni, non avrebbe rilevato incongruenze nei titoli della dirigente oggi dimissionaria. Dai verbali della commissione emerge una valutazione “di buon livello” del curriculum, pur evidenziando una potenziale difformità e una mancata documentazione adeguata dell’esperienza lavorativa dichiarata.

Un’analisi comparativa tra il curriculum presentato ad Aeroporti di Puglia e quello depositato in occasione di una precedente nomina presso Acquedotto Pugliese ha rivelato ulteriori discordanze, sia in merito alla posizione lavorativa ricoperta in una multinazionale che alla tipologia e alle date dei titoli di studio conseguiti. In particolare, emerge una discrepanza tra la dichiarazione di una laurea specialistica e la pergamena che attesta invece una laurea magistrale, due tipologie di percorso accademico distinte che avrebbero potuto sollevare interrogativi in fase di valutazione.

La vicenda continua a tenere banco, alimentando il dibattito sulla trasparenza e la regolarità delle procedure di selezione nella pubblica amministrazione e nelle società partecipate. Le verifiche in corso da parte dell’Università di Bari e di Aeroporti di Puglia saranno dterminanti per fare piena luce su una vicenda che ha scosso il panorama politico e amministrativo regionale.

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Elvira Zammarano

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