Triggiano e Picaro al lavoro per il centrodestra
Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia cerca la quadra per le amministrative dopo il “caso” che ha coinvolto il marito della Maurodinoia: “La sua candidatura era incompatibile con i nostri valori”.
La scena politica di Triggiano è in fermento dopo il repentino addio di Sandrino Cataldo alla corsa per la carica di primo cittadino nelle fila del centrodestra. A raccogliere i cocci e tentare una difficile opera di ricomposizione è sceso in campo Michele Picaro, europarlamentare e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. Nelle prossime ore, Picaro sarà impegnato in un delicato confronto con gli esponenti politici locali per individuare un nuovo nome che possa guidare la coalizione alle prossime amministrative, cercando di stemperare le tensioni nate dal “caso Cataldo”.
Il ritorno inatteso sulla scena politica di Cataldo, questa volta non tra le fila del centrosinistra come in passato, ma nella lista del candidato sindaco di centrodestra Onofrio D’Alessio (anch’egli ora fuori gioco), aveva sollevato un vero e proprio vespaio di polemiche. Un polverone che ora spetta a Picaro dissipare con abilità e diplomazia.
“Una candidatura inopportuna che noi non abbiamo mai avallato”, ha dichiarato con fermezza Picaro, chiudendo di fatto le porte a un possibile ripensamento da parte di Cataldo. Per quest’ultimo, la Procura di Bari ha recentemente richiesto il rinvio a giudizio insieme ad altre diciassette persone, tra cui la moglie, l’ex assessore regionale Anita Maurodinoia, nell’ambito di un’inchiesta su presunte associazioni a delinquere finalizzate alla corruzione elettorale.
Un’indagine che getta ombre pesanti sulle passate competizioni elettorali nel Comune di Grumo Appula, nella Regione Puglia nel 2020 e nello stesso Comune di Triggiano nel 2021. Secondo l’ipotesi accusatoria, ancora al vaglio della magistratura, Cataldo, all’epoca leader del movimento politico «Sud al Centro», avrebbe orchestrato un sistema di scambio di voti con denaro e favori.
“Non intendiamo entrare nel merito delle questioni giudiziarie – ha precisato Picaro – ma riteniamo imprescindibile non poter accogliere la candidatura di chi è coinvolto in un’inchiesta così delicata che riguarda presunti episodi di compravendita di voti. Pur rispettando la presunzione di innocenza, in questo particolare momento storico e politico, non possiamo ignorare tali circostanze. Sarebbe una scelta incoerente con il progetto politico che stiamo portando avanti”.
Cataldo, preso atto della ferma posizione del centrodestra, ha quindi deciso di ritirare la propria candidatura, non mancando però di esporre le sue ragioni: “Nel momento in cui i partiti di centrodestra di Triggiano (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Democrazia Cristiana e Noi Moderati, con la piena condivisione del candidato sindaco D’Alessio) mi hanno chiesto di candidarmi, convinto della assoluta regolarità del mio operato e della totale estraneità ai fatti che mi vengono contestati, ho accettato con serenità, pur consapevole delle prevedibili strumentalizzazioni e delle speculazioni che puntualmente si sono verificate”.
Una versione dei fatti che non trova però riscontro nelle parole di Picaro, ora chiamato a ristabilire l’ordine nella coalizione e a trovare un candidato unitario. “Il nostro obiettivo primario – ha spiegato l’europarlamentare – è quello di avviare una discussione costruttiva su un progetto politico condiviso e, grazie alla piena collaborazione di tutte le forze del centrodestra, individuare un candidato che sia la vera espressione della nostra visione di amministrazione per Triggiano.
In questa fase delicata, la priorità non è tanto vincere le elezioni a ogni costo, quanto piuttosto ricostruire un dialogo sano e trasparente con il territorio. Un territorio che è stato messo a dura prova da recenti vicende giudiziarie che hanno minato il rapporto di fiducia tra politica e cittadini. Ecco perché, prima ancora di pensare alla vittoria elettorale, dobbiamo impegnarci a formare una classe dirigente che sia realmente in grado di rispondere, con onestà e trasparenza, alle esigenze della comunità. La mera corsa alle poltrone non rappresenta la nostra priorità assoluta”.
Triggiano e Picaro al lavoro
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