Aeroporti di Puglia e il faro dell’opposizione sul bando HR
Procedura selettiva per le risorse umane premia la consorte di un esponente politico dem: l’opposizione regionale chiede chiarezza e trasparenza sull’iter.
Una selezione per un incarico di vertice nel settore delle risorse umane presso Aeroporti di Puglia si è trasformata in un caso politico che sta animando il dibattito nel Consiglio regionale pugliese. Al centro della discussione, l’esito della procedura concorsuale che ha visto l’ammissione di un’unica candidata alla fase finale: Carmela Fiorella, nota anche per essere la moglie del consigliere regionale del Partito Democratico, Filippo Caracciolo.
L’ombra del sospetto si allunga sulla regolarità del procedimento, tanto che le forze di opposizione in Consiglio regionale hanno già annunciato la presentazione di una richiesta formale di accesso agli atti. “È fondamentale – trapela da ambienti del centrodestra, attualmente impegnati nell’analisi dettagliata della vicenda – accertare con la massima urgenza che ogni passaggio sia stato compiuto nel pieno rispetto delle normative vigenti”. Il timore è che la singolare ammissione di un solo profilo possa celare eventuali anomalie o favoritismi.
La selezione incriminata riguardava l’assunzione a tempo indeterminato di un dirigente per l’area risorse umane di Aeroporti di Puglia. Stando a quanto riportato da un’inchiesta del quotidiano online «L’Edicola del Sud», la professionista che ha avuto la meglio sarebbe proprio Carmela Fiorella, la quale in passato ha ricoperto anche il ruolo di consigliera di amministrazione di Acquedotto Pugliese.
Contattato telefonicamente per chiarire la sua posizione in merito alla vicenda che coinvolge la sua consorte, l‘esponente del centrosinistra di Barletta, Filippo Caracciolo, ha preferito non rilasciare dichiarazioni, adducendo impegni personali. Un silenzio che, inevitabilmente, alimenta ulteriori interrogativi sulla vicenda.
La procedura di selezione aveva preso il via con la pubblicazione dell’avviso pubblico il 1° febbraio del 2024, concludendosi, per quanto riguarda la ricezione delle candidature, quindici giorni più tardi. La commissione esaminatrice si era trovata a valutare inizialmente tre curricula, ma al termine dell’analisi, un solo profilo era risultato in linea con i requisiti richiesti per accedere alla fase successiva.
L’esito della selezione è stato reso pubblico il 4 novembre del 2024 attraverso la sezione dedicata ai bandi del sito web della società che gestisce gli scali aeroportuali pugliesi. Nel documento ufficiale si specificava che “come previsto dal relativo bando di selezione il codice identificativo personale univoco è stato previamente comunicato al candidato ammesso”.
Successivamente, si comunicava che “il colloquio tecnico-attitudinale si terrà in presenza il giorno 9 dicembre 2024 alle ore 15 presso il Business Center di Aeroporti di Puglia sito presso lo scalo di Bari”. L’ultimo atto della procedura risale al 14 febbraio scorso, con la comunicazione ufficiale che attestava la conclusione della selezione con l’individuazione del “candidato idoneo vincitore, avente il codice univoco 01 AHR 2024 con il punteggio di 72 su 100”. Contestualmente, al candidato era stata data comunicazione formale dell’esito, come previsto dalla legge.
Sebbene l’identificativo numerico non riveli il nome del vincitore, le conferme sull’identità di Carmela Fiorella sembrano essere piuttosto solide. Da Aeroporti di Puglia, in merito al numero esiguo di candidature ammesse, hanno fatto sapere che “non è facile trovare profili professionali di alta competenza e il numero ridotto di candidature lo testimonia”.
Fiorella, oltre alla precedente esperienza in Acquedotto Pugliese, vanta anche un ruolo di area manager Centro Sud risorse umane presso la nota agenzia per il lavoro Adecco. “Siamo assolutamente convinti della regolarità dell’intera procedura – ha dichiarato Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia – e tutta la documentazione relativa è stata scrupolosamente caricata sul nostro portale, nel pieno rispetto della normativa di settore”.
Il bando di selezione specificava inoltre che “il rapporto di lavoro è disciplinato a tutti gli effetti dal Ccnl per i dirigenti di aziende industriali e di contratto di secondo livello aziendale dei dirigenti vigente alla data di assunzione”. La retribuzione prevista per la posizione, come indicato nel bando, ammonta a 75.000 euro annui per i dirigenti con un’anzianità di servizio fino a sei anni, cifra valida per il 2024 e soggetta a eventuali variazioni dovute ai rinnovi contrattuali.
Era previsto anche un periodo di prova di sei mesi di effettivo servizio. Tra i requisiti generali richiesti figurava un’età non superiore ai 50 anni, mentre tra i titoli preferenziali erano indicati master di primo e secondo livello, dottorato di ricerca, corsi di perfezionamento ed un’esperienza pregressa nella gestione delle risorse umane in società a partecipazione pubblica di almeno dodici mesi.
La vicenda continua a tenere banco nel dibattito politico pugliese, in attesa che l’opposizione possa visionare la documentazione e fare piena luce sulla correttezza dell’intera procedura di selezione.
Aeroporti di Puglia, faro dell’opposizione sul bando HR
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