La Regione Puglia ha istituito un fondo di 2 milioni di euro per supportare i comuni nella lotta contro i rifiuti illegali, un traguardo definito “storico” dalla CIA.
La Regione Puglia ha ufficialmente approvato l’istituzione di un fondo di 2 milioni di euro destinato a supportare i comuni pugliesi nella raccolta e nello smaltimento di rifiuti depositati illegalmente nei terreni agricoli. Questa decisione è emersa il 7 aprile, durante una riunione della Commissione Ambiente, successiva a un’audizione sull’argomento del 31 marzo. La misura, fortemente voluta dal Forum di oltre 50 associazioni, tra cui CIA Agricoltori Italiani, rappresenta una risposta concreta al problema dell’inquinamento da rifiuti nelle campagne pugliesi.
Gennaro Sicolo, vicepresidente nazionale di CIA e presidente regionale dell’organizzazione, ha sottolineato l’importanza di questo fondo per gli agricoltori, definiti “vittime di una drammatica aggressione delle ecomafie”. Ha espresso gratitudine verso i consiglieri regionali Antonio Tutolo e Rosa Barone, l’assessore regionale all’Ambiente Serena Triggiani, il presidente della Commissione Michele Mazzarano, e l’assessore Donato Pentassuglia, il quale si è impegnato sin dall’inizio per l’istituzione del fondo.
Massimo Fragassi, responsabile dell’Ufficio Legislativo di CIA Puglia, ha definito l’istituzione del fondo un “risultato storico”. Per la prima volta, la Regione Puglia destina risorse specifiche alla rimozione dei rifiuti illegali su terreni agricoli privati, purché l’inadempienza non sia imputabile agli agricoltori stessi. Ha inoltre ringraziato le oltre 50 associazioni partecipanti al Forum, insieme al Vescovo di Foggia, Monsignor Ferretti, e al Vescovo di Manfredonia, Monsignor Moscone, per il loro sostegno.
Il consigliere regionale Antonio Tutolo ha dichiarato: “Sono contento per l’esito della seduta. L’istituzione del Fondo è importantissima, perché aiuta i comuni a sostenere un impegno gravoso e contribuisce a liberare le nostre campagne da ecoballe e rifiuti che danneggiano le loro culture, il nostro ambiente e la salute di tutti i cittadini.”
L’iniziativa prevede anche un ampliamento del fondo nella prossima Consiliatura. Inoltre, cresce il numero di Comuni che aderiscono al Protocollo Demetra e alle linee guida sui procedimenti amministrativi per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti. Ad oggi, 13 comuni hanno aderito al Protocollo Demetra, con altri in procinto di farlo.
Sicolo ha concluso: “Finalmente passa il principio per cui gli agricoltori sono vittime di questo fenomeno, perché sono loro a subire lo sversamento illegale di rifiuti organizzato dalle mafie. Da oggi abbiamo uno strumento importante per contrastare questo fenomeno.”
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