Movida turbolenta a Bari: si ritorna alle restrizioni?

Movida turbolenta a Bari e i residenti si ribellano

Un weekend turbolento riporta in auge il dibattito sulle misure restrittive per controllare la movida nella città

I recenti episodi di una movida ‘eccessiva’ a Bari hanno riacceso il dibattito sulle regolamentazioni da adottare per garantire una convivenza pacifica tra il divertimento notturno e la tranquillità dei residenti. Il fine settimana appena trascorso ha visto un significativo incremento delle attività serali e notturne, tanto da spingere l’amministrazione comunale a riconsiderare una serie di ordinanze precedentemente adottate.

Il quartiere Umbertino è stato nuovamente teatro di schiamazzi oltre il limite della tollerabilità. Già dalla notte di venerdì, i residenti hanno iniziato a segnalare un aumento del rumore, culminato tra sabato e domenica con una presenza massiccia di persone che ha reso quasi ingestibile la situazione. Le immagini del “fiume umano” che ha invaso via Abbrescia, con feste improvvisate sui marciapiedi e i tettucci delle auto, sono diventate virali sui social.

Gli abitanti, ormai esasperati, hanno manifestato il loro disagio attraverso numerose segnalazioni ai comitati di quartiere. La mattina successiva, le strade erano disseminate di rifiuti, con cassonetti colmi di bottiglie di alcolici, che hanno sottolineato una vendita proseguita ben oltre la mezzanotte, in violazione delle normative vigenti.

L’amministrazione cittadina sperava che la recente quiete fosse indicativa di un equilibrio raggiunto tra le attività dei numerosi esercizi di ristorazione e le esigenze dei residenti. Ma, con l’arrivo della primavera e un aumento della frequentazione delle strade, i problemi di convivenza sono riemersi. Nonostante la riluttanza a reintrodurre le misure restrittive imposte tra ottobre e gennaio, come la regolamentazione degli orari di apertura e la vendita di alcolici, il Comune potrebbe essere costretto a ripristinare tali ordinanze se la situazione non dovesse migliorare.

L’Umbertino non è l’unica area sotto osservazione. Altre segnalazioni di disagi notturni sono giunte da corso Vittorio Emanuele, via Mazzitelli a Poggiofranco, e dalle zone di Libertà, in prossimità delle piazze Risorgimento e Redentore.

Molti titolari di locali, che nei mesi di restrizioni hanno visto un calo significativo degli introiti, si sono impegnati a rispettare un codice di autoregolamentazione per favorire una migliore convivenza. Tuttavia, la buona volontà da sola non è sufficiente. L’introduzione di figure come i “facilitatori” o i “controllori del rumore” non ha risolto il problema. Da qui, la richiesta unanime di rafforzare i controlli e la presenza delle forze dell’ordine.

Lorenzo Leonetti, consigliere comunale e delegato alle politiche della notte, ha dichiarato: “Dobbiamo agire con buonsenso in attesa dell’attuazione del piano condiviso per le politiche della notte”. La strategia, sviluppata attraverso il dialogo con cittadini, commercianti e giovani, punta a creare un quadro normativo che contempli tutti gli interessi in gioco. “Vorremmo che Bari diventasse una città dal respiro europeo”, ha aggiunto Leonetti, “capace di vivere il divertimento serale in modo sano, senza compromettere il diritto al riposo nelle aree residenziali”.

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Movida turbolenta a Bari

 

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Aurelio De Sanctis

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