Morte di Zaray Tatiana: assolto il Primario Milella dall’accusa di omicidio colposo
Il tribunale di Bari ha assolto il dottor Leonardo Milella, ex primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Giovanni XXIII, dall’accusa di omicidio colposo per la morte della dodicenne Zaray Tatiana Coratella Gadaleta. Il caso risale al 19 settembre 2017 allorquando la giovane paziente morì a causa di un’ipertermia maligna, una rara reazione avversa, dopo un intervento chirurgico per ridurre una frattura al femore.
La vicenda ha origine in un parco, dove una banale caduta portò la giovane Zaray a subire un intervento chirurgico. L’intervento sviluppò l’ ipertermia maligna, una condizione congenita mai diagnosticata prima. La questione centrale era se il dottor Milella avesse ritardato la diagnosi e la somministrazione del farmaco salvavita. Il tribunale ha stabilito che Milella non ha alcuna colpa, assolvendolo con formula piena.
Durante il processo, la difesa di Milella, rappresentata dall’avvocato Angelo Loizzi dello Studio FPS, sostenne fermamente che la diagnosi fu tempestiva e il farmaco somministrato nei tempi corretti. “Dopo sei anni di processo e l’audizione di diversi testimoni e consulenti, il Tribunale ha riconosciuto l’assoluta assenza di responsabilità del dottor Milella”, ha dichiarato la difesa.
Una perizia medico-legale, condotta dall’anestesista del Policlinico Gemelli di Roma, Andrea Arcangeli, è stata determinante. La perizia ha stabilito, infatti, che il farmaco avrebbe dovuto essere somministrato entro 60 minuti dai primi sintomi, fino alle 10.50. Milella, tuttavia, arrivò in sala operatoria intorno alle 11, il che ha alimentato la discussione sulla tempistica delle cure.
Nel corso del procedimento, un altro anestesista ha patteggiato una pena di 14 mesi di reclusione per aver somministrato un farmaco controindicato durante l’anestesia generale. La famiglia di Zaray si è costituita parte civile nel processo, rappresentata dall’avvocato Michele Laforgia.
Le motivazioni della sentenza di assoluzione verranno depositate entro 90 giorni, chiarendo ulteriormente la posizione del dottor Milella rispetto agli eventi che hanno portato alla morte della giovane paziente.
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