Palazzo a rischio in via De Deo a Bari
Evacuazione immediata in Via De Deo per salvaguardare la sicurezza degli abitanti di un edificio dichiarato pericolante.
Tre pilastri compromessi, evacuazione rapida
Bari si trova nuovamente a fronteggiare un’emergenza edilizia, con il recente sgombero di un palazzo in via De Deo che ha messo in luce la precarietà di alcune strutture urbane. Non è solo un timore infondato, ma un problema concreto che richiede interventi urgenti e determinati. Dopo il crollo dello scorso 5 marzo in via Pinto, l’attenzione è comprensibilmente aumentata, ma l’ultima vicenda dimostra che la questione non può essere sottovalutata.
Il campanello d’allarme è suonato ieri mattina nel quartiere San Pasquale di Bari. Durante un sopralluogo di routine, un tecnico incaricato dal condominio ha scoperto che tre pilastri nei locali interrati presentavano gravi segni di deterioramento. Immediata è stata la chiamata ai Vigili del Fuoco e ai tecnici comunali, che hanno confermato la gravità della situazione, ordinando l’immediato sgombero dell’edificio.
Il palazzo in questione, una struttura di quattro piani risalente agli anni ’60, ospita circa dieci famiglie e due locali commerciali al piano terra. Circa trenta persone hanno dovuto lasciare le loro case, trovando rifugio presso parenti e amici. Solo una persona, a causa di particolari esigenze mediche, è stata affidata al Pronto Intervento Sociale del Welfare comunale. Le operazioni di evacuazione sono state eseguite con rapidità, nonostante le avverse condizioni meteorologiche che hanno complicato il processo.
I lavori di messa in sicurezza della palazzina dovrebbero iniziare a breve e durare tra sette e dieci giorni. Tuttavia, la completa risoluzione della problematica potrebbe richiedere molto più tempo, data la fragilità della struttura. I proprietari degli appartamenti si trovano davanti all’arduo compito di pianificare interventi per garantire la sicurezza a lungo termine. Intanto, i residenti, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, hanno potuto recuperare beni essenziali dalle loro abitazioni, ma la preoccupazione per il futuro rimane.
Angelo Volpe, amministratore del condominio, ha espresso la sua preoccupazione: «C’è da avere paura», ha dichiarato. Volpe ha assunto la gestione del palazzo due anni fa, ma i problemi risalgono a molto tempo prima. “Probabilmente fin dal 2012 erano emersi danni rilevanti”, ha spiegato. La mancata manutenzione nel corso degli anni è stata una delle cause principali della situazione attuale, e Volpe non nasconde la sua preoccupazione, “Poteva finire in tragedia, inutile girarci attorno”.
Il suo intervento tempestivo, chiamando un’impresa di fiducia per puntellare l’edificio, ha forse evitato il peggio. “Quando mi sono accorto della presenza di queste fondamenta pericolanti, ho agito immediatamente”, ha aggiunto.
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