Il DanteDì 2025 tra le rovine di Canosa
L’evento si svolgerà ad aprile, tra gli ipogei di Canosa, rivelando nuovi tesori archeologici pugliesi.
Nel vivace panorama culturale italiano, il DanteDì rappresenta un’importante celebrazione dedicata al sommo poeta Dante Alighieri, istituita dal Ministero della Cultura nel 2020 e fissata per il 25 marzo di ogni anno. La città di Canosa di Puglia si prepara a diventare palcoscenico di questo attesissimo evento: la rappresentazione dell’Inferno dantesco tra le sue storiche rovine ipogee.
Gianluigi Belsito, artista e regista della compagnia Teatro del Viaggio, ha scelto Canosa per mettere in scena i celebri canti. La scelta di un’ambientazione così suggestivo non è casuale: le antiche rovine di Canosa, con la loro aura di mistero e magnificenza, sono la scenografia ideale per evocare le atmosfere dell’Inferno dantesco. “Ogni location naturale mostra l’anima dello spettacolo,” afferma Belsito, che da anni conduce il pubblico in un viaggio tra versi e luoghi storici.

La collaborazione tra il Comune di Canosa e la Fondazione Archeologica Canosina ha reso possibile questo evento di grande respiro culturale, che si estenderà per tutto il mese di aprile. Ma, il tour del Teatro del Viaggio non si limiterà a essere un semplice spettacolo teatrale, in quanto offrirà un vero e proprio percorso letterario attraverso un’esperienza immersiva nei versi immortali del sommo poeta. Le prenotazioni, arrivate in gran numero da scuole secondarie di tutta la Puglia, testimoniano l’interesse e l’attesa per questo evento.
Ma perché scegliere un parco archeologico come palcoscenico? Belsito ha una risposta chiara: “Il nostro obiettivo è elevare il coinvolgimento del pubblico, non solo attraverso l’arte della recitazione, ma anche grazie alle sensazioni suscitate dagli stessi luoghi.” Questa innovativa concezione di teatro, che unisce performance artistica e scenografia naturale, vuole offrire agli spettatori uno spettacolo che non si limita a essere solo visto, ma anche vissuto.
Nel cuore delle bellezze archeologiche di Canosa, il pubblico avrà l’opportunità di assistere a una celebrazione del genio dantesco, che non si ferma alla mera declamazione dei versi, ma li trasforma in esperienze sensoriali. Un invito, dunque, a riscoprire l’opera di Dante attraverso la lente della storia e dell’arte.
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