San Severo: Il Reparto Prevenzione Crimine Puglia Settentrionale resta aperto

Il Reparto Prevenzione Crimine di San Severo resta aperto

 

Confermata la continuità del presidio di sicurezza per la lotta alla criminalità nel foggiano.

La chiusura del Reparto Prevenzione Crimine “Puglia Settentrionale” a  San Severo, è stata ufficialmente scongiurata, fornendo un sospiro di sollievo a un territorio che non può permettersi di perdere un presidio di sicurezza così importante. Il  reparto, nato il 15 maggio 2018 per rispondere all’emergenza criminale nella “terra della quarta mafia”, continuerà a operare dalla caserma messa a disposizione gratuitamente dal Comune. Qui, 50 agenti saranno impegnati in operazioni di controllo su tutto il territorio nazionale.

Un aiuto per un territorio sotto tensione

L’istituzione del Reparto Prevenzione Crimine Puglia Settentrionale è stata una risposta diretta alla strage di mafia garganica del 9 agosto 2017, che ha scosso l’intero Paese. Durante l’attacco mafioso furono uccise quattro persone, inclusi i fratelli Luciani, estranei al mondo criminale. Il tragico evento ha evidenziato quanto fosse necessaria una presenza più forte delle forze dell’ordine per contrastare la criminalità organizzata, rappresentata allora da figure come il boss della mafia garganica, Romito.

Un allarme rientrato

Il Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) aveva lanciato l’allarme sulla possibile chiusura del reparto già il 3 marzo scorso, durante un congresso provinciale a Foggia. L’apprensione era nata da discussioni a Roma sul futuro dei Reparti Prevenzione Crimine. Tuttavia, in un recente incontro con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario Nicola Molteni, è stato confermato che “non è in programma la chiusura di alcun ufficio di Polizia, tantomeno dei Rpc tra cui quello di San Severo”, come ha riportato il sostituto commissario Giuseppe Vigilante, segretario provinciale del SAP.

Importanza strategica del reparto

Il Reparto Prevenzione Crimine Puglia Settentrionale è uno dei 21 Rpc dislocati in Italia, strategicamente impiegati dove è più necessario intensificare il controllo del territorio. Le pattuglie, composte da tre agenti su Suv con i colori istituzionali della Polizia, svolgono attività fondamentali come posti di blocco, retate e perquisizioni. “Come SAP ci siamo sempre opposti alla chiusura di uffici di Polizia”, ha affermato Vigilante, sottolineando l’importanza di mantenere attivi questi presidi, specialmente in una zona vulnerabile come la Capitanata.

Una rassicurazione fondamentale

Le dichiarazioni del ministro e del sottosegretario all’Interno, come evidenziato dal segretario del SAP, rappresentano “una rassicurazione importante”. Questo non solo tranquillizza Foggia e la Capitanata, ma anche i colleghi del Reparto di San Severo, che avrebbero affrontato la mobilità in caso di chiusura. Il sostituto commissario Silvano Ammirati, segretario regionale del SAP, ha ribadito che “questo territorio non può permettersi di perdere l’Rpc”.

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Anna Caprioli

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