Stop all’abusivismo a Bari
S’intensificano i controlli nel settore della ricettività, chiudendo attività illegali e raddoppiando le entrate dalla tassa di soggiorno.
Nel corso del 2024, Bari ha intensificato gli sforzi per contrastare l’illegalità nel settore delle strutture ricettive, portando alla chiusura di dieci attività abusive, tra cui un albergo. Il risultato è frutto di un anno di intenso lavoro da parte della Polizia Annona, in collaborazione con l’amministrazione comunale, che ha messo in campo una task force per affrontare i problemi legati alla ricettività turistica.
Il bilancio del 2024 evidenzia un notevole aumento delle strutture registrate alla piattaforma Paytourist, passate da 1.900 a 3.255, con un incremento del 70% rispetto alle stime. Questa crescita ha contribuito a raddoppiare le entrate previste dalla tassa di soggiorno, che hanno superato i 4 milioni di euro, rispetto ai 2 milioni previsti. Un successo per le casse comunali, ma anche per il circuito virtuoso che favorisce l’economia locale, gli imprenditori del settore e i turisti.
L’anno appena trascorso ha visto l’esecuzione di 439 controlli che hanno portato a 551 sanzioni, tra cui 8 denunce penali per mancata comunicazione degli ospiti alle autorità. Inoltre, sono state emesse 10 ordinanze di chiusura per attività completamente illegali. L’assessore allo Sviluppo locale, Pietro Petruzzelli, ha sottolineato l’importanza di questo lavoro: “Non ci limitiamo a contare le sanzioni, ma diamo risalto all’emersione dell’illegalità grazie ai controlli. Siamo solo all’inizio, ma siamo determinati a proseguire con azioni più incisive.”
La collaborazione con la Guardia di Finanza è stata fondamentale, “Il turismo rappresenta una grande opportunità per Bari, ma è essenziale mantenere alta l’attenzione per prevenire distorsioni nel settore”, ha aggiunto Petruzzelli, citando i dati positivi di Puglia Promozione.
L’assessora alla Polizia locale, Carla Palone, ha ribadito l’efficacia del lavoro degli agenti: “Il nostro obiettivo è il rispetto delle regole, non la vessazione. Le attività abusive danneggiano chi lavora onestamente.”
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