Marocchino ucciso in un agguato a Santeramo
Akimi Bahbah, 43enne marocchino residente a Santeramo, è stato brutalmente assassinato in un agguato pianificato che non gli ha lasciato scampo. L’omicidio è avvenuto nelle campagne di Cassano, nei pressi della strada provinciale 236, dove il killer ha sparato, crivellandolo di proiettili. Gli investigatori sospettano che Bahbah fosse stato attirato in un luogo apparentemente concordato per un incontro.
Sabato, intorno alle 13.30, i carabinieri della compagnia di Altamura sono intervenuti in contrada Pataffio, tra Cassano e Santeramo in Colle, dopo che alcuni passanti avevano notato una Peugeot 308 abbandonata su un terreno. All’interno dell’auto, gli agenti hanno trovato il corpo senza vita di Bahbah, riverso al posto di guida, con il finestrino distrutto e segni di proiettili sullo sportello del passeggero.
Le indagini sono coordinate dal pubblico ministero Luisiana Di Vittorio della Procura di Bari e condotte dai carabinieri di Altamura, sotto la guida del maggiore Leonardo Bochicchio. Gli esperti della sezione investigazioni scientifiche di Bari hanno subito avviato i rilievi tecnici sul luogo del delitto. Dai primi riscontri, l’assassino potrebbe aver esploso cinque o sei colpi, quasi un intero caricatore, da una posizione ravvicinata al finestrino dell’auto, senza lasciare possibilità di fuga alla vittima.
L’autopsia prevista per oggi potrebbe fornire ulteriori dettagli sulla dinamica e sul momento del decesso, che si presume sia avvenuto poco prima del ritrovamento del corpo. Gli inquirenti stanno esaminando anche le tracce lasciate sul terreno per verificare la presenza di altri veicoli, mentre i fori sul lato opposto del veicolo sono stati attribuiti a proiettili in uscita.
Bahbah era noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati di droga, sebbene non fosse una figura di spicco nel mondo del crimine organizzato. Nonostante vivesse a Santeramo da tempo, era poco conosciuto a livello locale, rendendo le indagini particolarmente complesse.
Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita di Bahbah, ipotizzando che l’incontro fatale sia avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. La posizione isolata del ritrovamento, a metà strada tra Santeramo e Cassano, suggerisce che l’incontro fosse premeditato. Gli inquirenti sperano che il telefono della vittima possa rivelare dettagli essenziali, come eventuali comunicazioni o appuntamenti, che potrebbero spiegare il motivo dell’incontro.
Attualmente, tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti, con particolare attenzione al contesto dello spaccio di stupefacenti, mentre ulteriori elementi investigativi sono in fase di consolidamento.
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Marocchino ucciso in un agguato a Santeramo