Gdf Bari sequestra 17mila gadget ‘Squid Game’ contraffatti


 Gdf Bari blocca distribuzione di Squid Game, prodotti non sicuri e non conformi alle normative europee

La Guardia di Finanza di Bari ha sequestrato 17 mila gadget ispirati alla celebre serie televisiva sudcoreana “Squid Game”. Gli oggetti, tra cui portachiavi, penne e maschere, erano pronti per essere immessi sul mercato, ma sono risultati contraffatti e non conformi agli standard di sicurezza previsti dalle normative comunitarie.

L’perazione si inserisce in un più ampio piano di interventi del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, che punta a combattere la contraffazione e a garantire la “sicurezza dei prodotti”. L’obiettivo è duplice: proteggere le aziende titolari di diritti di proprietà intellettuale e industriale, e salvaguardare la salute dei consumatori. Le indagini, condotte dai “Baschi Verdi” attraverso un’accurata analisi dei dati incrociati delle pattuglie e delle banche dati del Corpo, hanno permesso di individuare e bloccare una vasta gamma di prodotti illegali.

La scoperta dei gadget contraffatti è solo una parte della costante azione delle Fiamme Gialle, che operano come baluardo di legalità a difesa della sicurezza collettiva e degli interessi economico-finanziari non solo nazionali, ma anche dell’intera Unione Europea. L’importanza di operazioni come questa risiede anche nel contrasto alla concorrenza sleale che tali pratiche illecite generano nel mercato. Infatti, la produzione e il commercio di marchi contraffatti non solo costituiscono reato, ma minano un’economia sana e competitiva, danneggiando il sistema paese con ingenti perdite fiscali.

Nell’ambito di questa operazione, due cittadini di origine cinese sono stati segnalati alle autorità competenti, che valuteranno la sussistenza di eventuali responsabilità. È importante ricordare che il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari. Pertanto, le accuse dovranno essere confermate in sede processuale, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

La diffusione di questo comunicato è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Bari, in linea con le disposizioni del D.lgs. n. 188/2021, evidenziando l’interesse pubblico nella lotta contro gli illeciti economico-finanziari e la protezione della salute pubblica.

 

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Anna Caprioli

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