Generali e Natixis, l’accordo desta preoccupazione
L’annuncio di un protocollo d’intesa tra Generali e Natixis – controllata dal gruppo bancario francese Bpce – per la creazione di un nuovo polo nel risparmio gestito ha suscitato una serie di reazioni contrastanti. Il Consiglio di amministrazione di Generali ha deliberato a maggioranza l’approvazione di questo progetto che comprende la fusione tra Generali Investment Holding e Natixis Investment Managers. Si tratta di una mossa strategica di grande portata che vedrà Generali apportare circa 632 miliardi di euro in masse gestite, mentre Natixis contribuirà con 1.200 miliardi. Woody Bradford, già amministratore delegato di Generali Investment Holding e di Conning, sarà alla guida della nuova entità.
Tuttavia, l’operazione non è stata accolta positivamente da tutti i protagonisti della scena finanziaria. Due azionisti di rilievo di Generali, il gruppo Caltagirone con una quota del 6,23% e Delfin della famiglia Del Vecchio con il 9,77%, hanno manifestato preoccupazioni sia per il contenuto che per i tempi della transazione. Entrambi i gruppi detengono anche partecipazioni significative in Mediobanca, il principale azionista di Generali con il 13,13%.
Il protocollo d’intesa, attualmente non vincolante, potrebbe essere influenzato dall’intervento del ‘golden power’ italiano, a causa della natura internazionale dell’accordo. Anche il Collegio sindacale di Generali ha espresso perplessità sui tempi ristretti per la valutazione dell’operazione.
In questo contesto complesso si inserisce la voce del senatore Filippo Melchiorre di Fratelli d’Italia. Attraverso una nota, Melchiorre ha espresso chiaramente il suo dissenso: “Crescono le perplessità per l’operazione finanziaria Generali-Natixis. Ricordo che l’articolo 47 della nostra Costituzione tutela il risparmio, pertanto la decisione spregiudicata della governance di Generali finalizzata soltanto al proprio tornaconto personale e non all’utilità sociale non può che trovarci in disaccordo. Sarà dunque nostra cura difendere l’interesse dei risparmiatori e dei lavoratori italiani“.
Il Consiglio di amministrazione di Generali si avvia verso la conclusione del suo mandato, con il nuovo piano triennale che verrà presentato il 30 gennaio. L’assemblea per l’approvazione del bilancio e il rinnovo del consiglio si terrà l’8 maggio. In vista di questi appuntamenti, è prevista la presentazione di una lista di maggioranza da parte di Mediobanca e una lista di minoranza da Assogestioni. Non si esclude, inoltre, la possibilità di una lista alternativa promossa da Caltagirone e Delfin.
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Generali e Natixis, l’accordo desta preoccupazione